Da ieri pomeriggio il Sannio è «Covid free»: guarito anche l’ultimo paziente, a lungo positivo e in quarantena domiciliare a Guardia Sanframondi e quindi in nessuno dei 78 comuni sanniti si registrano contagi.
Il Sannio è Covid-free
L’annuncio arriva dal direttore generale dell’Asl Gennaro Volpe che ritiene essere stato fondamentale, per il graduale raggiungimento del risultato ottenuto, il grande lavoro di squadra compiuto con il servizio di Epidemiologia, con il dipartimento di Prevenzione, con le sedi distrettuali e con tutto il personale impegnato nell’attività di contrasto al coronavirus.
«Il periodo è stato difficile – dichiara Volpe – ma siamo riusciti a monitorare e a tenere sempre i numeri sotto controllo. Il merito del risultato ottenuto va condiviso con il prefetto di Benevento e con i sindaci dei centri coinvolti, con i quali abbiamo avuto un confronto costante. È d’obbligo ringraziare tutta la popolazione del Sannio che ha mostrato grande senso di responsabilità, attenendosi scrupolosamente alle prescrizioni nazionali e regionali». U
Parla il sindaco Floriano Panza
«È la fine di un incubo dice il sindaco Floriano Panza – abbiamo avuto il primo caso in assoluto sull’intero territorio, il paziente uno a febbraio, adesso l’Asl mi ha confermato la guarigione del nostro concittadino, ultimo ammalato della provincia di Benevento. Personalmente e a nome della comunità sono felice per la fine dell’incubo e auspico che corretti comportamenti garantiscano la salute di tutti noi per il futuro». La notizia del nuovo status del Sannio ha raggiunto anche il sindaco di Benevento Clemente Mastella poche ore prima dell’inizio della partita decisiva per la Strega. «È una notizia bella quanto quella che sta interessando il panorama sportivo dice – il Sannio è Covid free ma deve impegnarsi a mantenere questo status, continuando a proteggersi dal contagio. Per incontrarsi, festeggiare, divertirsi, bisogna usare le mascherine per preservare se stessi e gli altri. La possibilità di nuovi focolai non è lontana perché si sono sviluppati a Mondragone, a Bologna, in altre regioni d’Italia e nel mondo, senza discriminazione tra giovani e anziani».