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Tentato omidicio a Durazzano, Di Nuzzo resta in carcere

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Tentato omicidio a Durazzano, Rocco Di Nuzzo, resta in carcere: il 37enne avrebbe tentato di uccidere un 41enne straniero,  pochi giorni fa, investendolo con un furgone.
Di Nuzzo ha tentato di difendersi e di alleggerire la sua posizione, affermando di essere ubriaco e di non aver voluto investire volontariamente la sua vittima, ma il giudice non gli ha creduto e ha confermato la detenzione in carcere.

Tentato omicidio a Durazzano: Rocco Di Nuzzo resta in carcere

“Non volevo ucciderlo, ero ubriaco”: così Rocco Di Nuzzo ha tentato di giustificare quanto accaduto la sera del 4 gennaio quando, a bordo di un furgone, aveva investito un uomo di 41 anni, originario del Gambia, con il quale aveva avuto una lite poco prima.

La difesa del 37enne

Le accuse a suo carico sono tentato omicidio, lesioni gravissime, omissione di soccorso e furto aggravato. Durante l’interrogatorio il 37enne ha tentato di alleggerire la propria posizione, scaricando la colpa sul 41enne Gambiano, affermando di non averlo investito col mezzo che stava guidando, ma di aver urtato la bicicletta dell’altro uomo, una volta sceso dal furgone, appartenente ad un suo conoscente, con il quale era arrivato in piazza Municipio, teatro della lite.

Il testimone

Un testimone, inoltre, avrebbe affermato che il Gambiano avrebbe insultato e minacciato Di Nuzzo dopo che il 37enne aveva urtato la sua bicicletta.

I soccorsi

Il 41enne Gambiano era stato soccorso e trasportato all’ospedale Rummo di Benevento, dove era stato sottoposto ad un intervento chirurgico per alcune fratture. Un particolare certo incompatibile con il racconto reso da Di Nuzzo al giudice che, infatti, ha confermato la misura cautelare in carcere.

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