Proseguono le indagini sulla vicenda della presunta violenza di gruppo avvenuta in una casa di Ceppaloni. L’incidente probatorio in una aula al primo piano del Palazzo di Giustizia ha richiesto sei ore di tempo: si è dovuto attrezzare l’aula del Palazzo di Giustizia collocando un paravento dietro cui ha preso posto la donna che accusa i tre indagati di averla violentata come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Violenza di gruppo a Ceppaloni, accuse confermate
Sui banchi, accanto agli avvocati, i tre indagati V.R., 20 anni, R.R. 29 anni, e C.P., una 24enne. I tre sono agli arresti domiciliari in base a un’ordinanza del gip Pietro Vinetti, confermata dal Tribunale del Riesame, dopo indagini della Squadra Mobile coordinate dal sostituto procuratore Francesco Sansobrino.
La donna ha risposto alle domande del gip Vinetti. Durante le sei ore sono emerse anche delle contraddizioni nella ricostruzione della vittima, che nel prosieguo delle indagini potrebbero meglio definire le singole responsabilità.
L’interrogatorio
Il sostituto procuratore Sansobrino aveva chiesto al gip Vinetti di fissare un incidente probatorio in modo da acquisire in modo definitivo le dichiarazioni della donna che ha denunciato di essere stata violentata dai tre indagati la notte del 18 dicembre dell’anno scorso. Il gip ha dato corso alla richiesta.