L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte commenta così la rottura con Beppe Grillo, annunciata ieri, 29 giugno, dallo stesso Garante del M5s con un post sul blog: “Questa svolta autarchica credo sia una mortificazione per una intera comunità che io ho conosciuto bene e apprezzato di ragazze e ragazzi, persone adulte che hanno creduto in certi ideali. È una grande mortificazione per tutti loro”.
Grillo attacca Conte, l’ex premier: “Ci sono rimasto male”
L’ex premier, dice Grillo, “non ha visione politica né capacità manageriali”, e ha partorito uno statuto “seicentesco”, un tentativo di trasformare il Movimento in un partito “unipersonale”. Conte — che proprio dai 5 Stelle venne indicato come premier dopo le elezioni del 2018 — aveva nella giornata di lunedì tenuto una conferenza stampa nella quale aveva a sua volta risposto, in modo acceso, a Grillo, che aveva incontrato (senza di lui) i parlamentari dei 5 Stelle, di fatto spiegando come l’ex premier mancasse di visione e dovesse «studiare chi siamo» prima di voler cambiare il Movimento.
Il post di Grillo sul blog
“Mi sento così: come se fossi circondato da tossicodipendenti che mi chiedono di poter avere la pasticca che farà credere a tutti che i problemi sono spariti e che dia l’illusione (almeno per qualche mese, forse non di più) che si è più potenti di quello che in realtà si è davvero, pensando che Conte sia la persona giusta per questo” ha scritto il fondatore del Movimento, prima di attaccare: “Conte può creare l’illusione collettiva (e momentanea) di aver risolto il problema elettorale, ma non è il consenso elettorale il nostro vero problema”.
Cosa aveva detto Conte
Nel confronto con Beppe Grillo a ridosso del “lancio del nuovo corso” del M5s, sono emerse “diversità di vedute su alcuni aspetti fondamentali”. Lo racconta Giuseppe Conte in conferenza stampa, spiegando che è emerso “un equivoco di fondo: io credo che non abbia senso imbiancare una casa che ha bisogno di profonde ristrutturazioni. L’ho sempre detto, non mi sarei mai prestato ad una operazione di facciata, di puro restyling”.
Conferenza stampa sul Movimento 5 Stelle, cosa ha detto Conte
“Ho avuto un fittissimo scambio di mail con Grillo, ho accolto un buon numero delle sue osservazioni. Le altre non possono accoglierle, perché alterano questo disegno e creano confusione di ruoli e di funzioni. Martedì mattina consegnerò i documenti frutto del mio lavoro dapprima a Grillo e poi a Crimi chiedendo che siano diffusi alla comunità. Sono condizioni imprescindibili del mio impegno“, osserva l’ex premier.
“Beppe vuole essere un genitore generoso o un genitore padrone?”
“Beppe sa bene che ho avuto e avrà sempre rispetto per lui. Spetta a lui decidere se essere il genitore generoso che lascia crescere la sua creatura in autonomia o il genitore padrone che ne contrasta l’emancipazione. Per lui c’era e ci sarà sempre il ruolo di Garante, ma ci sarà distinzione tra la filiera di garanzia e la filiera degli organi di politica attiva al cui vertice ci deve essere il leader politico e la filiera di controllo“, prosegue Conte.
“Questa mia franchezza non nasconde arroganza, è dovuta all’affetto per il M5s. La mia posizione nasce da un ragionamento secondo cui, dopo la fase di crescita del Movimento, oggi rischiamo di entrare in una fase di declino se non rilanciamo in modo nuovo la forza” dei 5 Stelle.