Si chiamava Mamadi Tunkara, aveva 37 anni ed era originario del Gambia. Viveva a Verdello, in provincia di Bergamo, e lavorava come responsabile della sicurezza presso il supermercato Carrefour di via Tiraboschi, a Bergamo. Mamadi, conosciuto anche come “Lookman” per la sua somiglianza con l’attaccante dell’Atalanta, portava le stesse treccine che lo rendevano facilmente riconoscibile.
La tragedia si è consumata ieri pomeriggio in una delle vie principali di Bergamo bassa, non lontano dal Sentierone, dove sono attualmente allestiti i mercatini di Natale e la ruota panoramica davanti a Palazzo Frizzoni, sede del municipio. Mamadi stava raggiungendo il supermercato in bicicletta, probabilmente per iniziare il turno di lavoro, quando è stato aggredito e ucciso a coltellate. L’assassino si è poi dato alla fuga a piedi, dirigendosi verso via Moroni.
Bergamo, chi era il vigilante ucciso al supermercato Carrefour
Amici e conoscenti ricordano Mamadi come una persona seria e affidabile. “Era un bravo ragazzo, lavoratore. Ci incontravamo spesso tra connazionali, siamo una piccola comunità del Gambia qui a Bergamo”, ha dichiarato un amico a L’Eco di Bergamo. Mamadi viveva in Italia da almeno cinque anni insieme al fratello e si era costruito una vita stabile, lavorando con dedizione nel ruolo di addetto alla sicurezza.
Le indagini sull’omicidio sono state affidate al sostituto procuratore Silvia Marchina, che sta coordinando le operazioni insieme al procuratore aggiunto Maria Cristina Rota. Sul luogo del delitto sono intervenuti gli agenti della polizia, che hanno avviato una caccia all’uomo per rintracciare il responsabile dell’aggressione. I dettagli sull’accaduto restano ancora frammentari, mentre si cerca di chiarire il movente di un gesto così violento.
La notizia ha sconvolto la comunità bergamasca, scossa da un episodio di tale gravità avvenuto in pieno centro cittadino. Mamadi Tunkara lascia un ricordo di integrità e cordialità tra coloro che lo conoscevano, aggiungendo ulteriore dolore a una vicenda già tragica.