“Non può essere una fusione a freddo o per incorporazione ma abbiamo fino al voto del 2023 per costruirlo dal basso. Abbiamo quasi due anni di tempo – ha detto – fino alle elezioni del 2023, per costruire dal basso il centro destra unito, con una attività intensa, cominciando da un coordinamento delle iniziative parlamentari, e poi coinvolgendo tante persone e tante energie, eletti, militanti, e anche esponenti della società civile oggi lontani dalla politica“.
“Si tratta di trasformare in un movimento politico unitario quello che già oggi è il comune sentire di tanti elettori di centro-destra, che ci chiedono di costruire una rappresentanza politica unitaria – ha aggiunto il Cavaliere -. Fino ad oggi il centro-destra si è dimostrato unito e spesso vincente nelle occasioni elettorali, ma non sempre ha saputo governare unito o rimanere unito all’opposizione fra un’elezione e l’altra. Questo non accadrebbe se fossimo un solo partito, capace di riassumere storie e identità diverse senza sacrificarne nessuna“.
L’appello alle forze politiche del centrodestra
Proprio per questo, ” invito tutti i nostri azzurri a non preoccuparsi – ha concluso il leader Azzurro -. Questo progetto non significa affatto la smobilitazione o la liquidazione di Forza Italia. Al contrario, noi di Forza Italia dobbiamo rafforzarci, organizzarci ancora meglio, estendere la ricerca del consenso, sapendo che un centro-destra unito sarà un centro destra di governo solo se la nostra area, l’anima liberale, cristiana, europeista, garantista, sarà ampiamente e fortemente rappresentata. Questo compito possiamo svolgerlo solo noi, che rappresentiamo orgogliosamente in Italia il Partito Popolare Europeo“.