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Berlusconi pignora i suoi conti correnti: “Basta soldi a Veronica Lario”

Silvio Berlusconi pignora se stesso, ovvero i suoi 19 conti correnti, per evitare che la ex moglie possa riscuotere, al netto dei conteggi, circa 14 milioni di euro, pretesi come conguaglio dell’appannaggio mensile disposto dai giudici nella causa di separazione, nonostante la sentenza, da poco confermata dalla Cassazione, con cui la Corte d’Appello di Milano le ha revocato l’assegno di divorzio invitandola a ridare indietro all’ex marito 46.345.600 euro. I 19 conti correnti sono gli stessi pignorati e quindi congelati poco più di due anni fa da Veronica Lario.

Silvio Berlusconi pignora se stesso

Berlusconi si affaccia anche una nuova figura procedurale, quella dell’autopignoramento di fatto messo in atto dal Cavaliere, tramite i suoi legali, lo scorso 4 settembre, dopo la concessione della «provvisoria esecuzione» del Tribunale di Monza. Atto al quale l’avvocato della ex first lady si è immediatamente opposto.

Per comprendere il gesto di Berlusconi, è necessario andare all’aprile del 2017 quando Veronica ottenne il pignoramento di circa 23 milioni, cifra che comprendeva una quota, quella più consistente, del pagamento residuo da parte di lui di una serie di mensilità dell’assegno di separazione e un’altra quota, relativa ad alcune mensilità, dell’assegno divorzile adesso cancellato. E per far ciò, aveva chiesto e ottenuto di immobilizzare 19 conti che il leader di Forza Italia aveva aperto nelle filiali di diverse banche, da Mps a Unicredit, dalla Popolare di Milano a Paribas, lasciandone solo uno operativo, il ventesimo, in modo da poter ottenere il versamento dell’appannaggio.

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