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Berlusconi telefona a Tajani dall’ospedale: “L’Italia ha bisogno di noi”

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, questa mattina, ha telefonato al coordinatore nazionale del partito, Antonio Tajani, ha parlato con il capogruppo alla Camera, Paolo Barelli, con il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri e ha sentito gli altri dirigenti e vertici del partito. Lo comunica una nota di FI.

Berlusconi, stamattina la telefonata con Antonio Tajani

Ha rivolto un affettuoso saluto e ha raccomandato il massimo impegno in Parlamento, al Governo e in Forza Italia perché “Il Paese ha bisogno di noi”, prosegue la nota. Tutti – si legge ancora nel comunicato – gli hanno assicurato che non mancheranno di essere più attenti, ligi e presenti nel seguire le sue indicazioni, in attesa che si ristabilisca presto e torni a essere il combattente di sempre.

Berlusconi e la leucemia: la diagnosi a marzo

La diagnosi di leucemia sarebbe arrivata a marzo, con la successiva conferma in seguito agli esami del caso, ovvero pet e prelievo del midollo. Subito è stato avviato il percorso di cure. Ma come sta Berlusconi? Sarebbe sempre vigile, le sue condizioni di salute sono stabili. Il cavaliere continua la terapia intensiva per ristabilire una corretta ossigenazione del sangue in un sistema cardiovascolare chiaramente sotto stress, che si aggiunge ai problemi a quello a rischio di infezioni.



Cos’è la leucemia e come si contrae

La leucemia è un tumore del sangue causato dalla proliferazione incontrollata di cellule staminali ematopoietiche, cioè cellule immature che sviluppandosi daranno poi vita a globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Le cellule staminali del sangue si trovano nel midollo osseo, presente negli adulti soprattutto nelle ossa piatte (come bacino, sterno, cranio, coste, vertebre, scapole).

Le cellule staminali possono seguire due linee di sviluppo: mieloide o linfoide. In uno stato normale, le cellule della linea mieloide daranno origine a gran parte dei globuli bianchi (in particolare il tipo detto “neutrofili” e il tipo detto “monociti”), ai precursori di piastrine e globuli rossi, mentre le cellule della linea linfoide diventeranno un tipo di globuli bianchi detti “linfociti”.

In seguito a mutazioni genetiche e meccanismi complessi non sempre ancor oggi del tutto chiariti, le cellule staminali possono interrompere precocemente il processo di maturazione, non riuscendo a portare alla formazione di cellule del sangue normali. Inoltre, la cellula immatura può acquisire la capacità di replicarsi senza limite e diventare resistente ai meccanismi di morte cellulare programmata. Se tutto ciò avviene, i “cloni” – copie identiche della cellula originale – potranno invadere il midollo e il sangue, e talvolta anche linfonodi, milza e fegato. Così ha origine una leucemia.

La velocità di progressione della malattia è un fattore chiave nell’ulteriore classificazione della malattia. Si differenziano così le forme acute (evoluzione con tempistiche brevi o brevissime, che presentano inoltre un blocco di maturazione delle cellule) dalle forme croniche (evoluzione più lenta, in cui viene comunque mantenuta la capacità di maturare dei precursori del midollo, sebbene essa possa essere anormale).

Il rischio di sviluppare una leucemia è maggiore in presenza di alcune condizioni, quali:

Come si cura la leucemia

Dipende moltissimo dal sottotipo di leucemia. Nelle leucemie acute le terapie mirano, in generale, all’eradicazione delle cellule immature anormali, o “blasti”, nel tentativo di evitare che questi prendano il sopravvento sulla popolazione cellulare normale.

Nelle forme croniche il trattamento è generalmente meno intensivo, e mirato spesso a controllare la proliferazione cellulare. Ogni tipologia di leucemia viene trattata seguendo una specifica strategia terapeutica.

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