Una bambina inglese si toglie la vita due giorni prima del suo 13esimo compleanno. La mamma punta il dito contro Netflix e la sua serie “13 Reasons Why”.
Bimba di 12 anni si toglie la vita, la madre : «È colpa di Netflix»
Una mamma inglese sta lottando affinché Netflix cancelli definitivamente dalla sua programmazione la serie “13 Reasons Why”, dopo il suicidio della figlia 12enne. La bambina, infatti, si è impiccata dopo aver lasciato una lista di motivi che spiegherebbero il suo gesto.
La serie tv
Jessica Scatterson si è tolta la vita nell’aprile 2017 nella sua casa a Bewsey, vicino a Warrington, due giorni prima del suo 13esimo compleanno e diverse settimane dopo la messa in onda del controverso programma “13 Reasons Why” andato in onda su Netflix .
Dopo il suicidio la mamma, Rachael Warburton, ha raccontato di quanto Jessica fosse rimasta turbata nel vedere la serie, parte della quale incentrata su un adolescente che realizza 13 video per spiegare il suo successivo suicidio.
“Dovrebbe essere vietata, perché c’è il rischio che instilli nei bambini l’idea di autolesionismo” denuncia la 33enne, come riporta The Sun. La donna ha sottolineato: “L’intento del programma sarebbe quello di aumentare la consapevolezza del suicidio ma a mio giudizio invece crea l’effetto opposto, e cioè incoraggia i giovani a togliersi la vita”.
Rachael Warburton avverte che “tutti gli amici di Jessica si scambiavano messaggi a proposito della serie: – aggiungendo – i genitori dovrebbero essere avvisati del fatto che non dovrebbero lasciar vedere il programma ai figli”.
Netflix respinge però ogni accusa.
“I nostri cuori si rivolgono a questa famiglia: (il suicidio, ndr) è un argomento di fondamentale importanza e abbiamo lavorato sodo affinché questo delicato problema sia gestito in modo responsabile“, chiarisce la compagnia.
Il deputato laburista Stephen Doughty sostiene però che “i provider come Netflix non fanno abbastanza per garantire la verifica dell’età appropriata per accedere a tali servizi TV in streaming”.