La modella Bianca Balti congela i suoi ovuli dopo la relazione tossica con Sal Lahoud. Una decisione presa in un momento molto complicato nella vita della modella, ora, dopo aver chiuso il rapporto, ha deciso di raccontare tutta la verità sulla vicenda.
Bianca Balti congela i suoi ovuli dopo la relazione tossica
La modella Bianca Balti congela i suoi ovuli dopo la relazione tossica con Sal Lahoud. Una decisione presa in un momento molto complicato nella vita della modella, ora, dopo aver chiuso il rapporto, ha deciso di raccontare tutta la verità sulla vicenda. L’ex fidanzato di Bianca è Sal Lahoud, con il quale è finita malissimo.
Sul profilo Instagram, Bianca si sfoga e decide di raccontare tutta la verità apertamente: “L’ho fatto lo scorso anno, alla fine di una relazione fatta di dinamiche tossiche. Ho deciso di non limitare la mia possibilità di diventare ancora madre alla presenza di quell’uomo e in generale di una relazione. Sapevo che sarebbe voluto diventare padre, prima o poi, e il mio desiderio di avere altri figli non era certo un mistero. Non mi ha mai posto il quesito. Ha dato sempre per scontato che avrei voluto portare in grembo il suo bambino. Per tre anni, a frasi come: ‘Sei la madre migliore che abbia mai conosciuto’, alternava con estrema facilità: ‘Se ti comporti così, un figlio con te non lo faccio'”.
L’intervista a Vanity Fair
“Quando tocchi il fondo ci sono due opzioni: farla finita o risalire. Il primo passo è stato uscire da una relazione tossica”, racconta Bianca in un’intervista concessa in esclusiva sulle pagine di Vanity Fair. La modella torna a parlare della scelta di congelare i suoi ovociti e spiega come è cambiato il concetto di maternità.
“Non so se farò questo figlio, se incontrerò un uomo che mi farà venire voglia di farlo, se lo vorrò fare da sola”, racconta a Vanity Fair. “È un gesto simbolico”, spiega. “Chi è in una relazione tossica e non la interrompe perché desidera diventare genitore è vittima di un ulteriore ricatto, quello per cui la maternità dipende dalla relazione”.
Bianca Balti chiede aiuto al terapeuta
Per uscire da questa relazione tossica, Bianca Balti ha chiesto aiuto ad una terapeuta, che l’ha aiutata a riconoscere la relazione tossica: “Si spendeva molto nell’argomentare il perché io avessi bisogno di lui, ma non lui di me. Si accertava che lo capissi e che non me lo dimenticassi. Me ne parlava in modo calmo, razionale e logico. E io, ovviamente, gli credevo. Piangevo, sbattevo la testa al muro, mi disperavo. L’indipendenza di cui avevo bisogno era quella riproduttiva Per me è stata un’esperienza traumatica, perché ho incontrato il medico solo il giorno dell’intervento. E poi l’ho fatto in un momento difficile della mia vita, perché non avevo il supporto di un fidanzato, era un momento di dolore per la separazione”.
La scelta di congelare gli ovuli è stata per lei una scelta di orgoglio: “Secondo me è la celebrazione della propria femminilità. Quando si è giovani magari si ha voglia di fare tante cose, poi a un certo punto può essere troppo tardi per diventare madri. Con questa tecnica non si corre il pericolo di arrivare troppo tardi. Se potrò ancora permettermelo economicamente e se loro lo vorranno, regalerò alle mie figlie la possibilità farvi ricorso quando saranno grandi”.