Continuano le indagini per capire come sia morto il bambino di 6 anni a Shar el-Sheik. Anche la Procura di Palermo, che indaga sul decesso, vuole ricostruire gli spostamenti della coppia per capire se a uccidere il piccolo sia stata una intossicazione da cibo, come sostenuto dai medici egiziani, o una intossicazione da contatto o ambientale.
Le indagini sul caso del bimbo morto a Sharm
Le indagini proseguono e a questo punto sono fondamentali gli esiti dell’autopsia e i risultati degli esami eseguiti in ospedale. Potrebbero essere sentiti dalla Procura nei prossimi giorni Rosalia Manosperti e Antonio Mirabile, i genitori del piccolo Andrea, morto a Sharm el Sheikh il 2 luglio.
La Procura di Palermo, che indaga sul decesso, vuole ricostruire gli spostamenti della coppia per capire se a uccidere il piccolo sia stata una intossicazione da cibo, come sostenuto dai medici egiziani, o una intossicazione da contatto o ambientale.
Nessun altro turista si è sentito male
Il dubbio nasce dal fatto che nessun altro nel resort in cui alloggiava la coppia è stato male e dalla diagnosi fatta al padre a Palermo. Mirabile, che pure ha avuto sintomi gravi ed è finito in Rianimazione, avrebbe avuto un’infezione urinaria.
I sintomi della famiglia
I primi sintomi si erano verificati il pomeriggio di venerdì, il giorno dopo il piccolo è morto e il padre è ricoverato in ospedale. La madre, che sta meglio, è incinta e la sua gravidanza per fortuna non ha riportato problemi.
Il padre dimesso dopo un’insufficienza renale
Anche gli esami sull’autopsia del bimbo, effettuata ieri, potranno essere utili a comprendere quanto accaduto. Intanto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha disposto il lutto cittadino per domani, in coincidenza del funerale del piccolo. I palazzi comunali esporranno le bandiere a mezz’asta. Le esequie si terranno, alle 10, nella chiesa di San Basilio a Palermo.