Per i regali di Natale 2024, gli italiani prevedono di spendere meno e di anticipare gli acquisti, sfruttando le offerte del Black Friday. Secondo la Cgia, ogni famiglia affronta spese fisse mensili pari a 1.191 euro. Al Sud, oltre il 60% delle uscite è destinato a cibo, carburante e bollette.
Black Friday, per i regali di Natale gli italiani spenderanno meno e prima
Secondo la Cgia, ogni famiglia affronta spese fisse mensili pari a 1.191 euro. Al Sud, oltre il 60% delle uscite è destinato a cibo, carburante e bollette. Che si tratti di regali o di spese personali, è improbabile che gli acquisti delle famiglie italiane tornino ai livelli pre-pandemia. In termini percentuali, le spese “obbligate” continuano a rappresentare la maggior parte delle uscite. Infatti, per bollette, carburante e alimenti, ogni nucleo familiare italiano spende in media 1.191 euro al mese, che corrisponde al 56% della spesa totale, la quale si attesta a 2.128 euro. I dati della Cgia di Mestre per il 2023 mostrano una diminuzione delle spese “obbligate” rispetto al 2022, quando rappresentavano il 57,1% del totale. Tuttavia, queste spese rimangono superiori rispetto ai livelli registrati all’inizio della pandemia di Coronavirus. Tra le cause di questa situazione c’è l’inflazione, mentre la crisi energetica ha portato a una stabilizzazione delle spese nel settore energetico su livelli più elevati.
«A causa dell’aumento dell’inflazione e della conseguente diminuzione del potere d’acquisto degli stipendi negli ultimi anni, molte famiglie – spiega la Cgia – si sono trovate costrette a concentrare le loro spese principalmente su ciò che è necessario per vivere e per i trasporti verso i luoghi di lavoro o di studio. Gli alimenti e le bevande rappresentano la voce di spesa più significativa. Analizzando i 1.191 euro di spesa mensile obbligatoria, si nota che 526 euro sono destinati all’acquisto di beni alimentari e bevande analcoliche, 374 euro per la manutenzione della casa, le bollette e le spese condominiali, e 291 euro per i trasporti, che comprendono il rifornimento dell’auto e gli abbonamenti a bus, tram, metro e treni. A questi 1.191 euro si aggiungono 937 euro, relativi alla cosiddetta spesa complementare, portando così la spesa media complessiva a livello nazionale a 2.128 euro.»
La disparità tra Nord e Sud
Analizzando le diverse aree geografiche, emerge una notevole disparità nella spesa tra il Nord e il Sud del Paese. Nel Nord-Ovest, la spesa media mensile complessiva è di 2.337 euro, mentre nel Mezzogiorno si attesta a 1.758 euro, con una differenza del 24,7%. Tuttavia, il Sud si distingue per le spese definite “obbligate”: nel Nord-Ovest e nel Nord-Est, queste rappresentano circa il 55% del totale, mentre al Sud raggiungono il 59,4%. Questo trend, evidenziato dal centro studi di Mestre, suscita preoccupazione tra artigiani e piccoli commercianti, che dipendono principalmente dai consumi delle famiglie. Se la maggior parte degli acquisti è destinata a coprire le spese obbligate, i fatturati delle piccole imprese artigianali e commerciali ne risentono in modo negativo.
Il Black Friday “anticipa” le spese natalizie
Analizzando l’andamento dell’anno in corso, le elaborazioni della Cgia di Mestre indicano un probabile calo della spesa degli italiani per i regali di Natale. Nel 2023, la spesa complessiva è stata di 11 miliardi di euro, mentre quest’anno si prevede una diminuzione a 10 miliardi, con una contrazione di circa il 9%. Questo calo è attribuibile alla crescente difficoltà economica delle famiglie, che si trovano ad affrontare una minore disponibilità finanziaria. Inoltre, un numero sempre maggiore di cittadini decide di anticipare l’acquisto dei regali natalizi a fine novembre, sfruttando le offerte del Black Friday.