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Dopo due mesi di quarantena in Inghilterra decide di tornare in Italia per stare con la famiglia a Natale nonostante il Covid

Maria vive a Londra per lavoro ed è stata una dei pochi italiani che sono riusciti a tornare a casa per il Natale. Mentre rientrava in Italia ha ricevuto la notizia del blocco dei voli a causa della nuova variante del Covid inglese. Nonostante ciò, non si è fermata perché voleva rivedere la famiglia per il Natale.

Da Londra torna in Italia per passare il Natale con la figlia: il Covid non l’ha fermata

“Sono stata tra i fortunati che sono riusciti a tornare in Italia”, dice Maria A., 25 anni, rientrata due giorni fa a Roma dall’Inghilterra, dove lavora. Vuole rimanere parzialmente anonima per non esporsi alle critiche di coloro che definiscono “untori” coloro che sono rientrati dall’Inghilterra nelle ultime ore.

La storia di Maria

“Vivo a Luton e dopo quasi due mesi di quarantena avevo voglia di passare il Natale con la mia famiglia. Quindi ho deciso di rientrare in Italia per qualche giorno”.

Mentre rientrava in Italia ha avuto la notizia dei blocchi dei voli a causa della nuova variante del Covid inglese: “Non ho avuto alcun tipo di problema per il rientro, ma ho saputo dei blocchi proprio non appena avevo passato i controlli dell’aeroporto.

Lì per lì ero indecisa tra il proseguire e il tornare indietro, ma alla fine sono andata avanti pur di rivedere la mia famiglia e pur di non stare sola in una cittadina come Luton, dove purtroppo non seguono le regole: la gente lì esce come se niente fosse, la maggior parte senza mascherine, se non nei negozi.



Maria: “Io portavo la mascherina e la gente mi tossiva addosso”

“All’aperto, di gente con le mascherina, se ne vede poca. Ricordo benissimo quando all’inizio della pandemia portavo la mascherina e la gente mi prendeva in giro, mi tossiva addosso…”, racconta Maria.

Prima di rientrare Maria ha fatto il tampone

Adesso Maria è con la sua famiglia: “Prima di rientrare ho fatto il tampone, 48 ore prima, come richiesto. E appena atterrati tutti i passeggeri del mio volo sono stati sottoposti a tampone nasofaringeo, l’esito del mio è stato negativo e mi sono finalmente ricongiunta coi miei familiari.

La Asl, che ha appunto eseguito il tampone, mi ha chiesto diversi documenti: suppongo, quindi, di essere stata ‘registrata’ nel sistema. Tuttavia nessuno mi ha detto di mettermi in quarantena, ma uscirò comunque per cose importanti”.

Chi rientra dall’Inghilterra è un untore

L’importante era riabbracciare i familiari. “Leggo molti insulti – aggiunge Maria A. – a chi è riuscito a rientrare: c’è chi ci ha definiti ‘untori’. Purtroppo quelle persone non sanno cosa significhi vivere all’estero, soprattutto in questo periodo dove tutti noi ci sentiamo soli. Mi sono sottoposta a tutti i controlli possibili, per essere sicura di non contagiare nessuno, soprattutto i miei genitori che proprio giovani non sono”.

Maria rientrerà in Inghilterra?

Problemi al rientro? “Penso che potrei avere qualche problema”, dice la 25enne. Ma per il momento non ci pensa troppo e si gode la sua famiglia, in attesa di ricevere, forse, ulteriori informazioni dalla Asl.

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