Bollette, nuovi aumenti per gas e luce dall’1 ottobre
Gli oltre 3 miliardi di euro stanziati dal governo con il Decreto legge 27 settembre 2021, 130 (“Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale”), sono stati destinati al contenimento della bolletta delle famiglie e delle microimprese, allocando 2,5 miliardi di euro all’azzeramento degli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre e 500 milioni circa al potenziamento dei bonus.
A questo si è aggiunta una riduzione al 5% dell’IVA per le bollette gas, spiega l’Arera, che ha così potuto confermare la riduzione degli oneri generali di sistema per il trimestre ottobre-dicembre prevista per la generalità dei clienti elettrici, azzerandoli inoltre per i clienti domestici e le piccole attività in bassa tensione. Anche la bolletta gas, per questo trimestre, sarà meno pesante per la parte relativa agli oneri di sistema, anch’essi fortemente ridotti alla generalità delle utenze, grazie alle risorse straordinarie stanziate.
Gli aumenti
Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica l’aumento è legato principalmente al rialzo della componente materia prima, con un impatto del +41,5% sul prezzo della famiglia tipo (scomponibile in: +41,1% per effetto della voce energia PE, + 0,4% legato alla voce di dispacciamento PD), controbilanciato dalla forte riduzione/azzeramento degli oneri generali di sistema, -11,7% tra Asos e Arim, arrivando così al +29,8% finale per la famiglia tipo che non percepisce i bonus di sconto. Invariate complessivamente le tariffe regolate di rete (trasmissione, distribuzione e misura).
Per il gas naturale – spiega l’Arera -, l’andamento è determinato da un aumento della componente materia prima, basato sulle quotazioni a termine relative al prossimo trimestre, con un impatto del +30,3% sul prezzo finale della famiglia tipo. A questo si somma un leggero incremento delle tariffe di rete (trasmissione, distribuzione e misura) +1,8%. Incrementi parzialmente controbilanciati dalla riduzione/azzeramento degli oneri generali di sistema, -3,7%, e dalla diminuzione dell’IVA che pesa per un -14%. Si arriva così al +14,4% per l’utente tipo in tutela che non percepisce i bonus di sconto.