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Gestione della bonifica dell’area industriale di Bagnoli, il processo si conclude dopo dieci anni: assolti tutti gli imputati

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La bonifica dell'area industriale

Gestione flop della bonifica dell’area industriale di Bagnoli, il processo si conclude dopo 10 anni: assolti tutti gli imputati accusati di disastro colposo ambientale. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino. La decisione è stata presa dai giudici della Corte d’Appello di Napoli.

Bonifica a Bagnoli, il processo si conclude: assolti tutti gli imputati

Il processo sulla gestione della bonifica dell’area industriale della città partenopea si conclude, dopo dieci anni, con l’assoluzione di tutti gli imputati. I giudici della Corte d’Appello di Napoli hanno scagionato i manager della società Bagnoli Futura, la municipalizzata incaricata della riqualificazione dell’ex area industriale napoletana, dall’accusa di disastro colposo ambientale. La sentenza arriva con la formula “il fatto non sussiste”, dopo che le accuse iniziali di truffa e omessa bonifica erano già cadute in prescrizione.

Tra gli imputati assolti ci sono l’ingegnere Gianfranco Caligiuri, ex direttore tecnico di Bagnoli Futura, il notaio Sabatino Santangelo, ex presidente e vicesindaco di Napoli, e l’ingegnere Mario Hubler, direttore generale della società, insieme a un dirigente del Comune di Napoli è un responsabile dell’Arpac. Gli imputati erano accusati di aver avallato una bonifica incompleta, secondo le perizie dell’accusa, su lotti che risultavano ancora inquinati.

Questa sentenza segue quella di primo grado e un precedente annullamento con rinvio della Cassazione. Ora la Procura generale avrà 30 giorni per decidere se presentare un nuovo ricorso. Parallelamente, continua la bonifica dell’area di Bagnoli, sostenuta da un finanziamento di 1,2 miliardi di euro ottenuto grazie a un accordo tra Roma e Napoli.

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