Economia

Cos’è il bonus da 3mila euro che le imprese possono dare ai loro dipendenti

Cos’è e come funziona il bonus da 3mila euro che le imprese possono dare ai loro dipendenti? Il fringe benefit da 3mila euro è quindi un bonus mirato ad affrontare l’aumento dei costi dell’energia. Lo possono distribuire solo le aziende private, ai dipendenti e a chi ha un reddito assimilato a quello di lavoro dipendente. Non si applica, perciò, a chi lavora nelle pubbliche amministrazioni. Va ricordato, comunque, che le aziende non sono obbligate a farne uso: è una scelta del datore di lavoro usufruire o meno della possibilità di erogare il benefit.

Bonus da 3mila euro: come funziona per i dipendenti

Al di sotto della soglia di 3mila euro, il bonus è esente da tasse sia per l’azienda, che lo deduce dai propri redditi, sia per il dipendente, che non lo conteggia nel proprio reddito imponibile. Se supera la soglia, invece, viene tassato interamente, anche includendo i 3mila euro ‘regolari’.

Si applica alle utenze domestiche, che come detto includono bollette dell’acqua, dell’energia elettrica e del gas, ma anche le spese condominiali che vengono condivise tra i condòmini, come riscaldamento e acqua. In più, il fringe benefit può essere usato anche da chi è in affitto se le bollette sono intestate al proprietario di casa, ma il contratto prevede che vengano pagate dall’inquilino. In questo caso deve essere esplicitamente detto nel contratto che le bollette non vengono pagate con una somma di denaro fissa al mese, ma proprio in base ai consumi.

Una circolare dell’Agenzia delle Entrate ha già specificato che le utenze domestiche in questione possono anche essere quelle del coniuge o dei familiari del dipendente interessato, a prescindere che siano conviventi, ma è necessario che sia il dipendente a pagare effettivamente quelle bollette.

Il rialzo della soglia annuale a 3mila euro è valido solo fino a fine 2022. Poi, a meno di interventi del governo, dovrebbe tornare alla soglia originaria di 258,23 euro. Il fringe benefit potrà essere erogato fino al 12 gennaio 2023 dalle aziende, e potrà anche essere riferito a bollette emesse nei primi giorni del 2023, ma i consumi contenuti nelle bollette dovranno essere avvenuti comunque entro il 31 dicembre 2022.

Come richiedere il bonus

Il fringe benefit da 3mila euro può essere erogato dall’azienda a discrezione del datore di lavoro. Nel caso in cui si decida di farlo, bisogna acquisire la giusta documentazione e poi conservarla, per eventuali controlli. In particolare, è responsabilità del datore di lavoro raccogliere le copie delle fatture e bollette dei dipendenti.

In alternativa, si può richiedere un’autocertificazione in cui il lavoratore attesta di avere le fatture necessarie: bisogna indicare i dati necessari a rintracciarla, come il numero di bolletta, l’intestatario, la tipologia di utenza, l’importo pagato, la data e le modalità di pagamento.

In più, serve anche una dichiarazione in cui il dipendente dice esplicitamente di non aver presentato le stesse bollette per chiedere altri rimborsi, anche pressi altri datori di lavoro. Questo serve per evitare che qualcuno possa ricevere più di un fringe benefit per le stesse spese.

 

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