In fila per il bonus di 600 euro dell’Inps ci sono anche i notai. Esattamente 353 di loro. Un dato che sorprende, dato che il reddito medio della categoria sfiora i 300mila euro, ma pare che coloro che richiederanno il bonus entro la fine del mese potrebbero essere anche di più.
Bonus 600 euro Inps: domande anche dai notai
Ne parla il quotidiano Il Sole 24 Ore, che cita i dati della Cassa Nazionale del Notariato: per ricevere il bonus di 600 euro previsto dal decreto Cura Italia, il requisito era aver percepito nel 2018 redditi fino a 35mila euro, oppure aver riportato nel primo trimestre del 2020 un calo di un terzo del fatturato rispetto allo scorso anno (per i redditi fino a 50mila euro). Dati molto lontani dalla media reddituale, ma pare che gli aventi diritto sforino i mille professionisti.
Perché i notai chiedono il bonus da 600 euro?
Il presidente della Cassa del Notariato Giambattista Nardone ha spiegato che «i redditi più bassi sono attribuibili ai giovani notai: sono 856 i nuovi colleghi entrati in esercizio negli ultimi 4 anni, di cui 406 nel 2019. Sono questi ultimi a chiedere il bonus». Per il numero definitivo di notai che chiederanno il bonus, c’è comunque tempo fino a fine mese: potrebbero diventare molti di più.
Anche i notai hanno subito un notevole calo dell’attività – e quindi delle entrate – da quando ha avuto inizio l’emergenza coronavirus, nonostante il fatto che gli studi notarili siano rimasti sempre aperti, come quelli di avvocati e commercialisti.
Stupisce però che una delle attività più redditizie in assoluto abbia i parametri per ottenere il beneficio. La Cassa del notariato ha pubblicato dei chiarimenti; da qui emerge che tra i notai già affermati e i nuovi iscritti c’è un considerevole divario di guadagno, sono questi ultimi ad aver chiesto il beneficio poiché rientranti nei requisiti stabiliti nel Cura Italia.
Bonus 600 anche per notai
Anche se i notai sono e restano tra i professionisti con la retribuzione più alta, c’è chi a causa dell’esplodere del virus ha visto buona parte dei suoi guadagni andare in fumo. A questo fatto si aggiunge anche la differenza reddituale in base alla collocazione territoriale dello studio notarile, per cui chi opera nelle grandi città metropolitane senza dubbio avrà un guadagno notevolmente più alto.
- reddito complessivo per l’anno 2018 non superiore a 35mila euro;
- reddito complessivo per l’anno 2018 tra i 35mila e i 50mila euro e danni economici a causa del coronavirus di almeno il 33%.
Il numero definitivo dei notai che chiederanno il bonus per i liberi professionisti si avrà a fine mese, dato che il termine ultimo per inoltrare la domanda alla Cassa del notariato è il 30 aprile 2020.