Bonus affitto 2021 comuni: gli ultimi decreti sugli aiuti economici legati all’epidemia di Covid hanno stanziato nuove risorse per finanziare l’iniziativa. Ecco come dovrebbero essere modulati in generale gli incentivi che poi alle singole amministrazioni comunali toccherà erogare.
Bonus affitto 2021 dei comuni: nuove risorse in arrivo
Bonus affitto 2021 dei Comuni fra le varie misure introdotte a sostegno di lavoratori e famiglie più in difficoltà nel contesto dell’epidemia di Covid.
Con il Decreto Sostegni Bis sono arrivati anche 500 milioni, dopo i 400 milioni stanziati dal primo Decreto Sostegni, da destinare direttamente ai comuni.
Le singole amministrazioni dovranno poi stabilire i parametri per l’erogazione dei voucher volti alla copertura (parziale) del canone d’affitto.
In generale, dovrebbero essere messi dei paletti su Isee, patrimonio mobiliare e immobiliare, reddito familiare, condizione lavorative e, naturalmente, composizione del nucleo familiare.
Non dovrebbe mancare molto al lancio dell’iniziativa nelle singole città: le tempistiche stabilite dal Decreto Sostegni Bis per il trasferimento delle risorse vorrebbero i fondi nelle casse comunali a partire dal 25 giugno.
Dunque, si può ipotizzare che i primi bandi per richiedere i voucher affitto cominceranno a uscire tra fine mese e l’inizio del prossimo.
Difficile dare indicazione dell’importo: in linea di massima, i buoni affitto dovrebbero oscillare tra i 300 e i 600 euro.
Bonus affitto 2021 dei Comuni: proprietari pagheranno tasse più basse sulla rendita?
Si pone un altro problema per quanto riguarda gli affitti. In questi mesi, infatti, molti proprietari hanno ridotto il canone mensile ai propri inquilini. Purtroppo manca un intervento legislativo generale più profondo per ridurgli le tasse, quindi, con il pagamento dell’Imu ormai prossimo tra l’altro, alcuni potrebbero trovarsi a pagare le stesse imposte previste in base all’importo “pieno” del canone in poche parole.
Molti Comuni si sono mossi, o comunque si stanno muovendo, per appianare l’increspatura amministrativa (in sostanza, hanno abbassato la percentuale del prelievo praticamente per tutti).
Da segnalare, però, che alcune amministrazioni hanno imposto l’obbligo di presentazione di un’apposita documentazione per accedere a questo tipo di agevolazione.
È perciò consigliabile controllare l’apposita sezione del sito web della città in cui si risiede per maggiori informazioni.