Bonus bollette potenziato: la soglia Isee elevata a 15mila euro. Ecco le novità introdotte dal decreto. I tecnici sono al lavoro per definire le misure e le risorse a supporto del decreto contro l’aumento dei costi delle bollette, con l’intento di alleviare il peso su famiglie e imprese.
Bonus bollette potenziato: la soglia Isee elevata a 15mila euro
I tecnici sono al lavoro per definire le misure e le risorse a supporto del decreto contro l’aumento dei costi delle bollette, con l’intento di alleviare il peso su famiglie e imprese. L’obiettivo è “fornire un aiuto ai più vulnerabili”, afferma il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, in un’intervista alla Stampa.
Bollette, le risorse
Sono stati identificati i fondamenti su cui si basa il provvedimento, ma rimane da risolvere la questione delle risorse, che dovrebbero aggirarsi attorno ai 3 miliardi di euro per un periodo di sei mesi. Si prevede di recuperare circa seicento milioni attraverso le aste Ets (Emission Trading System, la tassa sulle emissioni di CO2), per supportare le aziende energivore e le piccole e medie imprese. Attualmente, non è possibile intervenire con la finanza pubblica, né attraverso crediti d’imposta o l’eliminazione degli oneri di sistema.
I tempi
Considerata l’emergenza legata ai costi elevati dell’energia, il dossier riveste un certo grado di urgenza e dovrebbe essere discusso nel prossimo consiglio dei ministri, previsto per martedì 25 febbraio alle 9. In quell’occasione, verrà presentato anche il disegno di legge delega sul nucleare, già pronto, come annunciato dallo stesso Pichetto. Inoltre, si sta valutando la possibilità di riaprire il gasdotto South Stream nel caso di un accordo di pace tra Russia e Ucraina e di una ripresa degli scambi. Questa opzione è stata criticata dal senatore del Pd Filippo Sensi, il quale ha affermato che «Pichetto non vede l’ora di tornare al gas russo», evidenziando un atteggiamento disordinato del governo riguardo alla situazione in Ucraina.
Il bonus elettrico
Lunedì, secondo quanto riportato, i tecnici dei ministeri dell’Economia e delle Finanze e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica si riuniranno per discutere della questione più delicata: il bonus elettrico destinato alle famiglie in difficoltà economica. Il sostegno previsto ammonta a 1,3 miliardi di euro. Si prevede di utilizzare l’Isee, l’indicatore che consente di valutare la situazione economica delle famiglie, come criterio per determinare l’ammontare dell’aiuto.
La soglia Isee fissata a 15mila euro
Il ministro ha annunciato la possibilità di ampliare la platea di beneficiari degli sconti, includendo coloro che hanno un reddito fino a 15mila euro, rispetto all’attuale limite di 9.530 euro per le famiglie con un massimo di 3 figli a carico. Per quanto riguarda le imprese, si sta studiando un intervento sulla tassa sulle emissioni di CO2. Una proposta immediata, avanzata nei giorni scorsi dal vice ministro Vannia Gava, prevede di destinare i proventi delle aste Ets all’estensione dell’Energy release, al fine di garantire energia a prezzi contenuti a tutte le piccole e medie imprese, che rappresentano una risorsa fondamentale per il nostro tessuto economico, non solo per le aziende energivore, ma anche per contribuire a coprire parte degli oneri di sistema e ridurre le bollette.
Il differenziale
Tra le misure in fase di definizione c’è anche la proposta di eliminare il differenziale tra il costo del gas sul mercato europeo di riferimento (l’indice Ttf della Borsa di Amsterdam) e quello sul mercato all’ingrosso italiano (l’indice Psv), su cui Pichetto ripone molte speranze. Gava ha invitato la Commissione a avviare un’indagine sulle possibili speculazioni legate al prezzo del gas stabilito dal Ttf, che danneggiano famiglie e industrie in tutta Europa. Sebbene questo percorso non sia semplice né immediato, potrebbe comunque ottenere il consenso di altri stati europei.
Le concessioni idroelettriche
Il provvedimento include anche una norma riguardante il rinnovo o l’estensione delle concessioni idroelettriche, un intervento volto a ridurre i costi per la distribuzione del gas naturale e una proposta per ampliare il numero di soggetti che possono partecipare alle Comunità energetiche rinnovabili, comprese le istituzioni pubbliche di beneficenza e assistenza. Tuttavia, queste misure non convincono il Codacons, che propone l’adozione di interventi strutturali contro le speculazioni e una revisione complessiva della tassazione, a partire dagli oneri di sistema.