Bonus automatico in busta paga da 185 a 534 euro ad agosto: ecco a chi spetta. Finalmente i dipendenti della Pubblica Amministrazione potranno ricevere la prima rata dell’una tantum, il bonus pari all’1,5% della retribuzione introdotto dal governo nell’ultima legge di bilancio per contrastare il caro vita.
Bonus in busta paga da 185 a 534 euro ad agosto: a chi spetta
Il governo per sostenere i dipendenti pubblici contro il caro vita ha stanzionato un miliardo di euro: l’emolumento, che doveva già partire da luglio, riguarda circa 3,2 milioni di persone e prevede 13 mensilità per tutto l’anno in corso. Ad agosto dunque una prima parte dei dipendenti pubblici riceverà automaticamente in busta paga la prima rata del bonus con gli arretrati mentre per altre categorie, come gli insegnanti di supplenza, ci sarà ancora da attendere un mese.
L’importo calcolato sullo stipendio del singolo dipendente sarà direttamente proporzionale a quest’ultimo e quindi banalmente più “ricco” per chi ha una busta paga più alta. Come specificato nelle tabelle disponibili sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, gli aumenti partono da un minimo di 30 euro a salire, ma l’erogazione di agosto sarà più ricca del normale, visto che contemplerà anche tutte le mensilità arretrate, da gennaio a oggi. I dipendenti potrebbero trovare un incremento di 185 euro lordi mentre per i dirigenti di prima fascia potrebbero arrivare circa 534 euro.
A chi spetta il bonus
Il bonus spetta ai lavoratori statali nello specifico a:
- Tutte le amministrazioni dello Stato
- Le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, loro consorzi e associazioni
- Enti del Servizio sanitario nazionale
- Istituzioni scolastiche e universitarie
- Istituti autonomi case popolari (IACP)
- Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
- Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni e le loro aziende;
- Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN);
- magistrati, avvocati e procuratori dello Stato;
- personale militare, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
- professori universitari;
- personale delle carriere diplomatica, prefettizia e dirigenziale penitenziari