Economia

Bonus diabete 2020 e invalidità: cos’è e come ottenere l’agevolazione Inps

Il diabete è una patologia invalidante. In base alla gravità è alla percentuale di invalidità è possibile avere varie agevolazioni Inps e prestazioni assistenziali, come il Bonus Diabete. Ecco cosa fare per ottenerlo.

Bonus diabete: cos’è e come ottenerlo

Il diabete rientra tra le malattie riconosciute ai fini dell’invalidità. Nel caso di riconoscimento, poi, quali sono le percentuali riconosciute?

Si tratta di un passaggio fondamentale perché in base alla quota scattano agevolazioni e facilitazioni sempre diverse. Dal punto di vista strettamente medico, il diabete può essere di tipo 1 o di tipo 2. Il primo può insorgere a ogni età, ma i casi dimostrano che a essere colpiti sono i più giovani o comunque chi non ha ancora compiuto 30 anni.

Si caratterizza da picchi tra l’età prescolare e quella della pubertà ed è legato anche alle variazioni stagionali. Il secondo fa la sua comparsa in età adulta e il rischio di insorgenza aumenta inesorabilmente con l’avanzare dell’età

Bonus diabete

Bonus diabete: a chi spetta?

Invalidità e diabete sono due parole che possono viaggiare di passo. Per invalido si intende colui che è colpito da malattie che compromettono la capacità lavorativa e rendono la persona incapace di svolgere le attività della sua età. E il diabete provoca queste difficoltà.

Pensiamo ad esempio che tra i sintomi più comuni ci sono la fame e la fatica. Quando le cellule sono resistenti all’insulina o il pancreas non ne produce abbastanza, non è più possibile ottenere energia dal glucosio nel sangue. E di conseguenza si finisce per sentirsi affaticati e avere in continuazione fame.

Ecco dunque che la normativa 2019-2020 inserisce il diabete tra le malattie per cui viene riconosciuta l’invalidità civiltà e dunque tutte le agevolazioni correlate. In ogni caso, la percentuale varia in base al tipo di diabete sofferto.

Le fasce riconosciute di invalidità per diabete sono tre. C’è quella dal 91% al 100% per diabete mellito complicato da grave nefropatia o retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali o arteriopatia ostruttiva. Tra le agevolazioni previste c’è la pensione d’inabilità.

La seconda copre la fascia dal 51% al 60% e riguarda diabete mellito insulino-dipendente con mediocre controllo metabolico e iperlipidemia o con crisi ipoglicemiche frequenti nonostante la terapia. Tra le agevolazioni previste ci sono l’assegno mensile di assistenza e l’esenzione parziale pagamento ticket per visite specialistiche, esami e diagnostica strumentale.

Dopodiché c’è l’invalidità riconosciuta dal 41% al 50% per diabete mellito di tipo 1 o 2 con complicanze micro-macroangiopatiche e manifestazioni cliniche di medio grado. In quest’ultimo caso, il malato di diabete può fruire anche del congedo straordinario per cure e dell’iscrizione al collocamento mirato.

Bonus diabete

Diabete, quando e come fare domanda Inps

Va da sé che l’assegnazione della percentuale di invalidità non è personale ma arriva solo al termine della visita di una commissione medica. Per arrivare a questo traguardo occorre rivolgersi al proprio medico di famiglia che rilascia il certificato medico con l’attestazione della presenza del diabete.

A quel punto occorre inoltrare all’Inps sia il certificato medico e sia la domanda di richiesta di riconoscimento dell’invalidità civile. Il paziente che soffre di diabete viene quindi convocato per la visita finale al termine della quale l’esito può essere positivo (con collocazione in una delle fasce di invalidità) oppure negativo, rispetto a cui è possibile proporre ricorso.

Bonus diabete: i passaggi per fare domanda

Occorre inoltrare domanda di invalidità e legge 104. Il diabete è una patologia invalidante e fa parte delle patologie dell’apparato endocrino, che comportano una maggiore riduzione della capacità lavorativa, nello specifico:

  • diabete mellito con complicanze moderate: invalidità dal 61 al 90%;
  • diabete mellito con complicanze moderate: invalidità dal 91 al 100%;
  • acromegalia con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
  • sindrome di cushing con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
  • insufficienza corticosurrenale con plurimi ricoveri per crisi surrenaliche recidivanti: invalidità al 100%.

Per poter fruire delle varie agevolazioni: assegno di invalidità, pensione di invalidità, permessi legge 104 art. 3 comma 3, permessi per cure, agevolazioni fiscali disabili (esenzione bollo auto, acquisto auto con iva agevolata al 4% e detrazione Irpef del 19%, ecc.), deve avere una percentuale invalidante certificata.

Bonus diabete

Quindi, il primo passo da fare è rivolgersi dal medico curante e far redigere il certificato da inoltrare all’Inps telematicamente. Il medico rilascerà il numero di  protocollo dell’invio che si dovrà allegare alla domanda di invalidità entro 90 giorni dall’invio del certificato. Si può presentare domanda di invalidità all’Inps tramite patronato, tramite contact center al numero 803164, oppure direttamente sul portale dell’Inps con le credenziali dispositive.

Dopo l’inoltro della domanda l’Inps convocherà la persona a visita dinanzi alla Commissione medica, che dovrà valutare lo stato patologico. Bisogna presentare alla visita, documentazione medica aggiornata, attestante il suo stato patologico. La documentazione deve essere aggiornata per ogni patologia di cui la persona soffre.

Solo dopo aver ricevuto una percentuale invalidante, si potrà verificare a cosa ha diritto. Se non si ritiene valido il giudizio finale della Commissione medica, ci si può opporre entro 180 giorni dal ricevimento del verbale.

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