Bonus fino a 2.000 euro per i dipendenti: le novità nella manovra e l’aumento per i neoassunti. La legge di bilancio, attualmente in fase di esame da parte del Parlamento, ha confermato per il 2025 e per gli anni successivi fino al 2027 le soglie dei fringe benefit già previste per il 2024.
Bonus fino a 2mila euro per i dipendenti: le novità nella manovra
La manovra ha confermato per il 2025 le soglie dei fringe benefit già stabilite per l’anno precedente. Il ‘bonus’, che viene erogato dal datore di lavoro se previsto dal contratto o dall’azienda, può arrivare fino a 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico. Le principali novità riguardano i neoassunti, per i quali il limite sale a 5.000 euro, a condizione che abbiano trasferito la loro residenza di almeno 100 km e rispettino i requisiti di reddito.
La legge di bilancio, attualmente in fase di esame da parte del Parlamento, ha confermato per il 2025 e per gli anni successivi fino al 2027 le soglie dei fringe benefit già previste per il 2024. I limiti rimarranno fissati a 1.000 euro per i lavoratori dipendenti senza figli e a 2.000 euro per quelli con figli a carico. Ci sono importanti novità per i neoassunti, che potranno ricevere fino a 5.000 euro a determinate condizioni, legate al reddito e ad altri fattori.
Cos’è il fringe benefit
Il fringe benefit non è propriamente un bonus, poiché non proviene dallo Stato, ma rappresenta un’agevolazione concessa al dipendente su iniziativa del datore di lavoro o prevista dal contratto. Si tratta di un importo esentasse che il lavoratore può ricevere in busta paga, oltre allo stipendio base, e che può essere utilizzato per coprire spese come bollette di luce, acqua e gas, oltre a rate di affitto, mutuo o altri servizi.
Se l’azienda o le condizioni contrattuali lo consentono, il datore di lavoro può erogare un importo aggiuntivo, fino a un massimo di 2.000 euro, per i dipendenti con figli a carico. È importante notare che il fringe benefit è riservato esclusivamente ai lavoratori del settore privato e non si applica ai dipendenti pubblici. Le modalità di richiesta e di erogazione del benefit sono stabilite dalle singole aziende, che di solito optano per l’utilizzo di piattaforme di welfare aziendale o di carte prepagate su cui viene accreditata la somma.
Fringe benefit: novità per i nuovi assunti
La recente manovra introduce importanti novità riguardo ai fringe benefit per i neoassunti. Questa misura di welfare aziendale potrà raggiungere un massimo di 5.000 euro esenti da tassazione, a condizione che il lavoratore soddisfi specifici requisiti.
In primo luogo, il dipendente deve essere un neoassunto, ovvero deve aver firmato il contratto di lavoro nel 2025. Inoltre, la condizione fondamentale per accedere al bonus è che il lavoratore abbia trasferito la propria residenza a una distanza di almeno 100 chilometri. Infine, è previsto un limite di reddito, che non deve superare i 35.000 euro. L’esenzione fiscale è valida per un periodo di due anni dall’inizio del contratto di lavoro e dovrà essere utilizzata per coprire le spese di affitto o di manutenzione dell’abitazione.
Il nuovo dipendente che trasferirà la propria residenza a oltre 100 chilometri di distanza e soddisferà i requisiti di reddito potrà beneficiare di questo vantaggio. Per richiederlo, dovrà presentare al proprio datore di lavoro una dichiarazione specifica, che attesti il cambio di residenza e indichi la distanza di almeno 100 chilometri tra la nuova e la precedente abitazione.