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Bonus 5.0 del governo Meloni: cos’è, come funziona e chi può beneficiarne

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immagine di repertorio

Il decreto Milleproroghe, approvato ieri dal Senato, estende le opportunità di accesso al bonus 5.0, destinato alle aziende che effettuano investimenti sostenibili. Saranno considerati validi anche gli investimenti realizzati a partire dal 1° gennaio 2024, anche se realizzati prima della presentazione della richiesta per il bonus.

Bonus 5.0 del governo Meloni: cos’è

Il Bonus 5.0, noto ufficialmente come Transizione 5.0, è una misura fiscale pensata per sostenere gli investimenti delle imprese in progetti di efficienza energetica e sostenibilità. La misura è stata inserita nel decreto Milleproroghe, recentemente approvato dal Senato e ora in attesa del via libera definitivo dalla Camera.

Le novità del Bonus 5.0

Grazie a un emendamento di Lega e Forza Italia, il bonus sarà retroattivo:
✅ Copre le spese sostenute dal 1° gennaio 2024, anche se la domanda viene presentata successivamente.
✅ Questa modifica mira ad ampliare la platea di aziende beneficiarie e a stimolare nuovi investimenti.

Come funziona il Bonus 5.0

Forma dell’incentivo: il bonus si configura come un credito d’imposta (sconto sulle tasse).
Obiettivo: incentivare le imprese a ridurre il consumo di energia e a investire in energie rinnovabili.
Beneficiari: tutte le imprese con sede in Italia, indipendentemente dalla dimensione e dal regime fiscale.
Esclusioni: aziende in fallimento, chi non rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro o non versa i contributi per i lavoratori.
Settori coperti: efficienza energetica, autoproduzione di energia rinnovabile, innovazione tecnologica legata alla transizione ecologica

Nota importante: senza l’emendamento, il bonus avrebbe coperto solo spese effettuate dopo la presentazione della domanda.

Le altre misure del decreto Milleproroghe

Oltre al Bonus 5.0, il decreto Milleproroghe include altre novità:

Il Bonus 5.0 è un incentivo importante per le imprese che vogliono investire in efficienza energetica e sostenibilità. La possibilità di includere le spese già effettuate dal 1° gennaio 2024 lo rende ancora più accessibile. Tuttavia, restano alcune criticità, soprattutto sulla gestione burocratica della misura.

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