Economia

Bonus mamme in arrivo, fino a 1780 euro in busta paga: come richiederlo e quando arriva

Bonus mamme in arriva con un contributo in busta paga fino a 3mila euro (ben 1780 euro netti): è quanto varato con l’ultima legge di Bilancio per le lavoratrici madri di almeno tre figli con rapporto dipendente a tempo indeterminato. Chi e come può richiederlo e quanto arriva.

Bonus mamme, fino a 1780 euro in busta paga

Dopo la pubblicazione della circolare da parte dell’Inps diventa quindi operativo l’esonero al 100% della quota di contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti. L’esonero vale fino al 31 dicembre di quest’anno per le lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Vediamo nel dettaglio chi e come può richiederlo e quanto arriva.

Cos’è il bonus mamma e per chi vale

Per favorire l’occupazione femminile e la natilità il governo ha previsto una nuova misura per il sostegno alle mamme che lavorano. Riguarda le lavoratrici con contratto indeterminato nei settori pubblici o privati, incluso il settore agricolo. Sono esclusi invece i rapporti di lavoro domestico.

L’esonero totale del versamento dei contributi sociali a carico del lavoratore fino ad un massima 3mila euro lordi è previsto per il triennio 2024-26 per le mamme di almeno tre o più figli di cui almeno uno minorenne e per il solo 2024 per le madri con due o più figli di cui almeno uno di età inferiore a 10 anni. La riduzione contributiva spetta anche alle lavoratrici che hanno bambini in adozione o in affidamento.

Non è poi prevista nessuna decadenza dal diritto a beneficiare della riduzione contributiva se muore uno o più figli o se uno di loro esce dal nucleo familiare o, ancora, nelle ipotesi di non convivenza di uno dei figli o di affidamento esclusivo al solo padre.

Quando arriva il contributo in busta paga

Con il viaera dell’Istituto di previdenza scattano i contributi extra a partire dalla busta paga di febbraio anche con gli arretrati di gennaio. Le lavoratrici assunte a tempo indeterminato possono comunicare al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero, indicando il numero dei figli e i codici fiscali dei piccoli.

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