Economia

Bonus Mobili 2023, fino a 8mila euro: domanda e requisiti

La commissione Bilancio ha approvato un emendamento che riguarda il bonus mobili 2023: la novità è rappresentata dall’innalzamento del tetto di spesa per l’acquisto di mobili in caso di interventi di ristrutturazione della casa a 8mila euro, dai 5mila previsti dalla precedente Legge di Bilancio.

Legge di Bilancio, sale il tetto di spesa per il Bonus Mobili 2023

L’innalzamento del tetto del bonus mobili da 5mila a 8mila euro per il 2023 è un ottimo risultato per la filiera del legno-arredo e per famiglie e giovani che potranno usufruire di un aiuto concreto soprattutto in un momento di grande difficoltà, dovuto all’inflazione che corre, al caro energia e alla perdita di potere d’acquisto” ha commentato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.

“Un ringraziamento va al Governo e alle forze politiche che ci hanno sostenuto per il raggiungimento di questo importante obiettivo, migliorando una misura che ogni anno dimostra efficacia per un settore che pesa quasi il 5% del Pil nazionale e ha ricadute positive anche per l’indotto del legno-arredo”, ha concluso.


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Bonus Mobili

Bonus Mobili 2023: come fare richiesta, la domanda

Le regole per poter beneficiare dello sconto fiscale Irpef del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici, prorogato fino al 31 dicembre 2024, sono state fissate nel 2013 dalla Circolare 29/E dell’Agenzia delle Entrate. Nel documento l’Agenzia ha chiarito che per godere del bonus è necessaria la presenza in casa di un qualunque intervento di manutenzione straordinaria, restauro/risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ricostruzione a seguito di eventi calamitosi, per il quale sia prevista l’applicazione del bonus ristrutturazioni, senza però che ci sia per forza una stretta correlazione fra l’intervento stesso e il nuovo mobile/elettrodomestico (se ad esempio i lavori si effettuano in salotto o nei bagni è possibile detrarre un mobile destinato alla camera da letto). Oltretutto, in deroga alla norma generale che obbliga al versamento con bonifico “parlante”, per le sole spese che riguardano mobili ed elettrodomestici si potrà anche pagare tramite carte di credito o di debito, a patto comunque di conservare la relativa documentazione.

A titolo esemplificativo, nell’insieme dei mobili agevolati rientrano i letti, gli armadi, le librerie, i tavoli, i divani, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione. Fra gli elettrodomestici, invece, figurano quelli di classe almeno A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga) quali i frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.


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Bonus Mobili

A chi spetta il bonus mobili

Ma chi può godere del bonus? Possono goderne quei contribuenti che già usufruiscono della detrazione sugli interventi edili effettuati nell’appartamento (o in alternativa sulle parti condominiali, anche se in quest’ultimo caso l’acquisto sarebbe detraibile solo se riguardasse mobili o elettrodomestici finalizzati all’arredo delle medesime parti comuni, come le guardiole, gli androni, o le sale adibite alle riunioni). Ne deriva che la detrazione “extra” potrà essere applicata solo nel caso in cui l’immobile abbia già avuto uno o più interventi detraibili col 50%. Nello specifico interventi di

  • manutenzione ordinaria/straordinaria,
  • restauro e risanamento conservativo,
  • ristrutturazione edilizia
  • ricostruzione o ripristino dell’immobile a seguito di eventi calamitosi
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