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Bonus Sociale 2021, sconti sulle bollette di gas e luce: come ottenerlo semplicemente con l’ISEE

Cos’è il bonus sociale 2021, come richiederlo all’Inps e che Isee bisogna avere? Rispondiamo alle domande più comuni su questa forma di sostegno per le bollette di luce e gas.. Il 2021 infatti è iniziato con un’importante novità che riguarda le forniture luce e gas delle nostre case.
A chi ha diritto al bonus per disagio economico luce e gas a partire dal 2021, il riconoscimento in bolletta avverrà automaticamente, senza necessità di presentare una specifica domanda al Comune o all’ente da esso designato, sarà sufficiente presentare ogni anno solo la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), tramite ad esempio il Comune, i CAF o il sito INPS. Restano invece invariate le modalità di accesso al bonus per disagio fisico: i clienti interessati dovranno continuare a farne richiesta presso i Comuni di residenza o i CAF abilitati.


Bonus sociale 2021 Enel: come richiederlo all’Inps

Le novità introdotte quest’anno per il bonus per disagio economico non riguardano i requisiti necessari per ottenere questa agevolazione. Le condizioni previste per avere diritto al bonus per disagio economico, infatti, non sono cambiate.
È necessario appartenere ad:
  • un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro
  • un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro
  • un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Il bonus sociale luce viene erogato sia ai clienti che hanno aderito a un’offerta sul mercato libero dell’energia sia a quelli serviti in maggior tutela. Verrà automaticamente riconosciuto anche in caso di cambio fornitore.
Lo stesso vale per il bonus sociale gas, per accedere al quale tuttavia è necessario essere allacciati alla rete cittadina del gas, perché l’agevolazione non può essere riconosciuta se si utilizza gas metano o GPL in bombola.

Come ottenere il bonus sociale luce e gas per disagio economico dal 2021

Dal 1° gennaio 2021, come previsto dal decreto legge 26 ottobre 2019 numero 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, numero 157 chi ha diritto al bonus luce e gas per disagio economico non dovrà più presentare una specifica domanda presso i Comuni o i CAF: sarà sufficiente presentare ogni anno solo la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), tramite ad esempio il Comune, i CAF o il sito INPS, al fine di ottenere l’attestazione ISEE.

La Dichiarazione Sostitutiva Unica presentata per accedere alle prestazioni sociali agevolate (mensa scolastica, assegno di maternità, bonus bebè, ecc.), consentirà anche l’accesso automatico al bonus sociale per disagio economico, qualora ne sussistano le condizioni.

In presenza dei requisiti di reddito, l’INPS invierà i dati del nucleo familiare al Sistema Informativo Integrato (SII*).

Il SII avrà un ruolo centrale:

  • acquisirà le informazioni dall’INPS, identificherà le forniture da agevolare e le comunicherà a venditori e distributori di energia elettrica e gas, indicando il periodo di validità dell’agevolazione.

*Sistema Informativo Integrato (SII) gestito dalla società Acquirente Unico. Il SII è una banca dati informatica che contiene informazioni utili ad individuare le forniture elettriche e gas.



Bonus sociale 2021, importo, a quanto ammonta e quando arriva

La nuova modalità di erogazione del bonus sarà operativa secondo le tempistiche previste dalla delibera ARERA 63/21 a partire dal secondo semestre 2021 e saranno riconosciute, con accredito in bolletta, anche le eventuali quote già maturate relative ai precedenti mesi dell’anno. Ogni nucleo familiare ha diritto, per l’anno di competenza, a un solo bonus per tipologia (elettrico, gas, idrico).

Bonus sociale luce per disagio fisico 2021

Nulla cambia, invece, per il bonus sociale per disagio fisico. Questa agevolazione è riconosciuta, in caso di gravi condizioni di salute, per l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali che comportano un elevato consumo di energia elettrica. L’agevolazione non è legata all’ISEE, ma l’ammontare dipende dal consumo annuo dei macchinari salvavita utilizzati. I potenziali beneficiari dovranno continuare a farne richiesta presso i Comuni di residenza o gli enti da essi designati, quali i CAF abilitati, come in passato.

 

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