Nel 2025, chi si trova in stato di disoccupazione può accedere a diverse forme di sostegno economico, sia legate ai contributi versati sia destinate a chi è in difficoltà indipendentemente dalla carriera lavorativa. Conoscere le agevolazioni disponibili è essenziale per ottenere il massimo supporto e affrontare al meglio questo periodo.
Indennità di disoccupazione per chi ha versato contributi
Chi ha maturato contributi lavorativi può beneficiare di diverse tutele economiche temporanee. Oltre alla NASpI per i lavoratori dipendenti, esistono misure specifiche per particolari categorie:
- Dis-Coll: per collaboratori coordinati e continuativi.
- Disoccupazione agricola: per chi lavora nel settore primario.
- ISCRO: per partite IVA con calo di fatturato.
- Bonus SAR: per ex lavoratori in somministrazione.
Accedere a questi strumenti aiuta a mantenere una certa stabilità finanziaria durante la ricerca di una nuova occupazione.
NASpI e Dis-Coll
La NASpI è l’indennità principale per i lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro. Nel 2025, gli importi saranno adeguati all’inflazione, ma è stata introdotta una stretta sui requisiti: sarà necessario aver lavorato almeno 13 settimane negli ultimi 4 anni prima della cessazione del rapporto.
Per i collaboratori coordinati e continuativi, la Dis-Coll rappresenta l’alternativa alla NASpI, con criteri e durata differenti.
ISCRO: sostegno per le Partite IVA
L’ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) resta disponibile per gli autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS che subiscono un calo significativo del fatturato. L’indennità dura sei mesi ed è destinata a chi ha dichiarato un reddito inferiore al 70% della media triennale precedente.
Disoccupazione agricola e indennità per lavoratori dello spettacolo
I lavoratori agricoli e dello spettacolo possono accedere a indennità di disoccupazione specifiche, con regole distinte rispetto alla NASpI e alla Dis-Coll. Anche per loro, nel 2025 sono previsti adeguamenti agli importi erogati.
Bonus SAR: aiuto per ex lavoratori in somministrazione
Un sostegno poco noto è il Bonus SAR (Sostegno al Reddito), destinato ai lavoratori ex somministrati disoccupati. Erogato da FormaTemp, offre un importo compreso tra 780 e 1.000 euro, cumulabile con la NASpI.
Sussidi e bonus per disoccupati senza contributi
Chi non ha maturato contributi lavorativi può accedere a forme di aiuto economico pensate per garantire un sostegno alle persone in difficoltà. Tra le misure più importanti:
- Assegno di Inclusione (ADI): per nuclei familiari con basso reddito.
- Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL): per disoccupati idonei all’inserimento lavorativo.
- Carta Acquisti e Reddito di Libertà: per bisogni specifici e situazioni di emergenza.
Assegno di Inclusione (ADI)
L’Assegno di Inclusione è il principale sussidio per le famiglie in difficoltà economica. Un disoccupato può richiederlo solo se rispetta i requisiti relativi a ISEE, composizione familiare e condizioni di fragilità.
Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL)
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro aiuta i disoccupati occupabili a rientrare nel mercato lavorativo. Offre 500 euro mensili a chi partecipa a corsi di formazione o programmi di reinserimento. Dal 2025, le nuove norme rendono più accessibile la partecipazione ai percorsi formativi.
Altri aiuti economici per disoccupati
Esistono numerose agevolazioni per chi si trova in difficoltà, indipendentemente dalla carriera lavorativa:
- Carta Acquisti: 40 euro mensili per over 65 e famiglie con bimbi sotto i 3 anni.
- Carta Dedicata a Te: aiuto economico per famiglie con basso ISEE.
- Reddito Alimentare: beni di prima necessità per chi vive in grave indigenza.
- Reddito di Libertà: fino a 400 euro mensili per donne vittime di violenza.
- Assegno Unico Universale: sostegno per famiglie con figli a carico.
Trattamenti per invalidi e casalinghe
Chi ha problemi di salute o si occupa della casa senza reddito può accedere ad altri strumenti di supporto:
- Assegno ordinario di invalidità.
- Invalidità civile.
- Fondo Casalinghe INPS: per chi svolge lavori domestici senza stipendio.
Tabella riepilogativa dei principali aiuti per disoccupati nel 2025
Sussidio/Aiuto | Destinatari | Importo | Requisiti principali |
---|---|---|---|
NASpI | Ex lavoratori dipendenti | Variabile | 13 settimane di lavoro negli ultimi 4 anni |
Dis-Coll | Collaboratori coordinati | Variabile | Contributi versati alla Gestione Separata |
ISCRO | Partite IVA in difficoltà | Variabile (6 mesi) | Calo del fatturato rispetto alla media triennale |
Disoccupazione agricola | Lavoratori agricoli | Variabile | Contributi versati nel settore agricolo |
Indennità spettacolo | Lavoratori dello spettacolo | Variabile | Contributi versati nel settore |
Bonus SAR | Ex lavoratori somministrati | 780 – 1.000 € | In stato di disoccupazione |
Assegno di Inclusione (ADI) | Nuclei familiari in difficoltà | Variabile | ISEE sotto la soglia prevista |
Supporto Formazione e Lavoro (SFL) | Disoccupati occupabili | 500 €/mese | Partecipazione a corsi di formazione |
Carta Acquisti | Over 65 e famiglie con bimbi 0-3 anni | 40 €/mese | ISEE sotto la soglia prevista |
Carta Dedicata a Te | Famiglie con basso ISEE | 500 € | Priorità ai nuclei con figli |
Reddito Alimentare | Indigenti nelle città metropolitane | Beni alimentari | In stato di grave indigenza |
Reddito di Libertà | Donne vittime di violenza | Fino a 400 €/mese | Verifica dei servizi sociali |
Assegno Unico Universale | Famiglie con figli a carico | Variabile | Indipendente dalla situazione lavorativa |
Fondo Casalinghe INPS | Casalinghe/i senza reddito | Variabile | Iscrizione al fondo |
Conoscere tutte le opzioni disponibili permette di affrontare la disoccupazione con maggiore consapevolezza e sicurezza economica.