Cronaca

Bracciante morto a Latina, il collega: “Era ancora vivo, ma il padrone diceva ‘non so dove buttarlo’”

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Tarnjit Singh, amico e collega del bracciante Satnam Singh, vittima di un incidente sul lavoro nei campi di Latina e morto dissanguato dopo aver perso un braccio in un macchinario agricolo, ha raccontato alcuni instanti prima della tragedia.

Bracciante morto in incidente sul lavoro a Latina: il racconto del collega

“Era ancora vivo, ma il padrone diceva ‘è morto non so dove buttarlo'”, racconta Tarnjit Singh, amico e collega di Satnam Singh. L’uomo ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Repubblica in cui ha ricostruito quelle drammatiche ore.

Antonello Lovato, titolare dell’azienda agricola e ora indagato per omicidio colposo, quando avviene l’incidente era “in preda al panico. Satnam urlava fortissimo e gridava di aiutarlo. Carica la vittima in un furgone e va via” queste le parole di Tarnjit Singh, che pensava sarebbero andati in ospedale, ma non fu così.

Lovato si dirige verso casa di Satnam Singh e il bracciante viene abbandonato lì davanti, in strada. Con lui vi è la moglie che ha assistito all’incidente ed è sotto schock. “Non so chi abbia preso il braccio”, continua Tarnjit Singh. “Ho aperto le porte del furgone sperando che lo portasse in ospedale”, ripete descrivendo Antonello Lovato come una persona “normale, che ci dava l’acqua e a volte pranzava con noi”.

Il dolore della moglie

Sony, la moglie di Satnam Singh, a Repubblica, aveva raccontato quei tragici istanti: “Ho visto l’incidente, ho implorato il padrone di portarlo in ospedale ma lui doveva salvare la sua azienda agricola. Ha messo davanti a tutto la sua azienda agricola”.

“Il padrone ha preso i nostri telefoni per evitare che si venisse a sapere delle condizioni in cui lavoriamo. Poi ci ha messo sul furgone togliendoci la possibilità anche di chiamare i soccorsi” ha raccontato ancora la donna.

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