La terza stagione di Bridgerton, uscita solo giovedì 16 maggio, sta già conquistando il pubblico di Netflix. Tuttavia la storia è tratta dal romanzo Un uomo da conquistare, quarto capitolo della saga Regency scritta da Julia Quinn. Ecco quindi quali sono le 5 differenze tra la serie Bridgerton 3 e il romanzo dedicato a Penelope.
Bridgerton 3: 5 differenze tra la serie e il romanzo dedicato a Penelope
Come le precedenti stagioni, anche la terza è tratta da un romanzo dell’autrice Julia Quinn, per la precisione dal quarto Un uomo da conquistare. Il libro segue il ritorno a Londra dell’affascinante Colin e lo sviluppo dell’amore impossibile di Penelope, da sempre infatuata di lui. Entrambi i personaggi nascondono dei grandi segreti che finiranno per avvicinarli, facendo scoprire loro un sentimento inaspettato. Anche questa volta, il romanzo originale funge da ispirazione, ma lo show Netflix si discosta spesso e volentieri dalla fonte.
Nel libro, Penelope ha 28 anni
L’età di Penelope è uno degli argomenti più discussi del romanzo originale e uno dei principali cambiamenti apportati dalla serie. Un uomo da conquistare si svolge infatti nel 1824, quando Penelope ha 28 anni e Colin 33. La ragazza racconta nel libro di essersi innamorata di lui già nel 1812, quando aveva appena compiuto 16 anni. E che ha quindi mantenuto il segreto sul suo amore non corrisposto per tutto quel tempo. A 28 anni, Penelope si sente ormai una “zitella” senza speranza e questo diventa uno dei motivi che la uniscono a Colin, che nonostante abbia passato i trent’anni non si è ancora sposato. Nella serie, invece, il salto temporale non avviene e la protagonista ha presumibilmente intorno ai vent’anni.
Il mistero di Lady Whistledown
La rivelazione della vera identità di Lady Whistledown avviene proprio nel romanzo Un uomo da conquistare, ed è Colin Bridgerton il primo a scoprirlo. Nella sequenza, l’uomo segue Penelope in una chiesa, dove la vede nascondere delle carte che saranno poi raccolte dal suo editore, comprendendo così il suo segreto. Nella serie Netflix invece, lo spettatore scopre l’identità di Lady Whistledown già alla fine della seconda stagione, tramite il personaggio di Eloise. Le bugie raccontate da Penelope all’amica costituiscono la premessa della terza stagione, dove le due non sono più in buoni rapporti, con grande confusione di Colin, che non ne conosce il motivo.
Penelope non ha altri corteggiatori
Nella serie Netflix, dopo il ritorno a casa dai suoi viaggi Colin si offre di aiutare Penelope a trovare marito, mostrandole come affascinare potenziali pretendenti. Il piano funziona e la ragazza attira l’attenzione di Lord Debling, suscitando però la gelosia dello stesso Colin, che per la prima volta si rende conto dei suoi veri sentimenti. Nel libro di Julia Quinn, invece, non ci sono lezioni di seduzione e Penelope non ha altri corteggiatori. La ragazza, infatti, si è rassegnata a rimanere zitella a causa del suo amore non corrisposto.
Il ruolo di Francesca e di Eloise
Uno dei personaggi che hanno maggiormente attirato l’attenzione è Francesca, che porta il nuovo volto di Hannah Dodd. Nonostante la sua storia venga raccontata soltanto nel sesto libro, nel quarto viene anticipato che la ragazza ha già un matrimonio alle spalle, quello con il conte John Stirling, che tuttavia è venuto a mancare due anni dopo le nozze. Nella terza stagione dello show, invece, viene raccontato il suo debutto in società e il suo incontro con il futuro marito. Anche il ruolo di Eloise è completamente diverso. Non vi è nessun litigio tra lei e Penelope e non c’è nessuna amicizia con la rivale Cressida Cowper. Nel libro, Eloise scopre la vera identità di Lady Whistledown, ma questo non porta a una rottura tra le due amiche.
La trasformazione di Penelope
Nel romanzo originale, la protagonista decide di cambiare il suo aspetto allo scopo di trovare finalmente marito. Oltre a modificare il suo look e i suoi abiti, Penelope dimagrisce, un elemento che nello show Netflix è stato del tutto eliminato. Shonda Rhimes ha dichiarato: “Penso che Penelope sia bella esattamente come è. E il suo aspetto non influisce minimamente sul fatto che possa far innamorare qualcuno di sé. Mi sembrava sgradevole anche solo pensarlo. Per cui io l’ho detto subito: non faremo questa trasformazione. Nicola è sbalorditiva e volevamo semplicemente mostrarla per quello che è“.
