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Bruce Willis è affetto da afasia: “Non posso più recitare”

Bruce Willis è affetto da afasia, non può più recitare: l’annuncio dei familiari. L’attore americano è affetto da una malattia che gli impedisce di comporre o comprendere il linguaggio, ed è quindi costretto ad abbandonare la recitazione.

Bruce Willis affetto da afasia, non può più recitare

L’attore è costretto ad abbandonare le scene a causa di una malattia: l’afasia. A rivelarlo è stata la stessa famiglia di Bruce Willis. Ecco cosa hanno annunciato sui social: “Agli straordinari fan di Bruce, come famiglia, volevamo farvi sapere che il nostro amato Bruce ha avuto problemi di salute e gli è stata recentemente diagnosticata l’afasia, che sta influenzando le sue capacità cognitive. Di conseguenza, e con molta considerazione, Bruce si sta allontanando dalla carriera che ha significato così tanto per lui”.

Prosegue il post: “Questo è un momento davvero difficile per la nostra famiglia e apprezziamo così tanto il tuo continuo amore, compassione e supporto. Stiamo attraversando questo momento come una forte unità familiare e volevamo coinvolgere i suoi fan perché sappiamo quanto lui significhi per voi, così come voi per lui. Come dice sempre Bruce, “Vivilo” e insieme abbiamo in programma di fare proprio questo. Con amore, Emma, Demi, Rumer, Scout, Tallulah, Mabel ed Evelyn”.

Che cos’è l’afasia, rimedi per curarla

L’afasia è la perdita di una funzione appresa e si caratterizza per l’incapacità di articolare e comprendere le parole. Una persona affetta da afasia non capisce quello che viene detto e non riesce a produrre frasi di senso compiuto tali da permettere la comunicazione. Inoltre, non è capace di leggere, di scrivere e di fare i calcoli, in quanto la scrittura e le capacità aritmetiche sono connesse con la funzione del linguaggio.

L’afasia è una malattia curabile soltanto tramite la riabilitazione logopedica. Una terapia che può durare diversi anni ma il recupero del linguaggio non è mai completo a meno che non ci sia un danno lieve (ictus o dano cerebrale”. Nelle afasie progressive, invece, la cura è più problematica, perché si presenta in soggetti con forme di demenze che nel tempo vanno peggiorano e dove non esiste un protocollo di cura.

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