Cronaca

Budapest, Orban: “Ilaria Salis accusata di reati gravi, prese misure adeguate”

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Ilaria Salis, la maestra italiana apparsa legata mani e piedi in tribunale a Budapest
Ilaria Salis, la maestra italiana apparsa legata mani e piedi in tribunale a Budapest

I reati contestati a Ilaria Salis sono gravi sia in Ungheria che a livello internazionale. Le misure adottate nel procedimento sono previste dalla legge e sono adeguate alla gravità dei reati commessi.

Ilaria Salis accusata di reati gravi

Zoltan Kovacs, il portavoce di Viktor Orban, sul caso di Ilaria Salis, la maestra italiana apparsa legata mani e piedi in tribunale a Budapest, ha scritto su X che i reati contestati “sono gravi, sia in Ungheria sia a livello internazionale. Le misure adottate nel procedimento sono previste dalla legge e adeguate alla gravità dell’accusa del reato commesso“.

La credibilità di Ilaria Salis è altamente discutibile, come dimostrato, tra l’altro, dalle false dichiarazioni da lei rilasciate circa la sua istruzione, la sua situazione familiare e le sue relazioni personali, che si sono poi rivelate false“, ha aggiunto.

Trattata in modo disumano?

Kovacs, respingendole le accuse di “media di sinistra e organizzazioni per i diritti umani”, ha negato che Ilaria Salis sia trattata in modo “disumano”. “Disumano? Proprio no. Presa sul serio per la gravità del crimine di cui è accusata? Più probabilmente”, ha scritto il portavoce definendo il legale ungherese di Salis, Gyorgy Magyar, come “un avvocato apertamente di sinistra”.

“Elevati standard igienici nelle carceri ungheresi”

“Nelle carceri ungheresi, ai detenuti vengono forniti tre pasti al giorno, che soddisfano i requisiti di una dieta sana”, ha proseguito Kovacs respingendo quanto sostenuto dall’italiana. “Vengono effettuati controlli igienici continui e i detenuti ricevono cure mediche adeguate. L’affermazione secondo cui ci sono i ratti è una bugia e gli istituti di servizio carcerario soddisfano elevati standard igienici”. Inoltre “i contatti” di Salis “con i suoi genitori erano regolari e ordinati”, ha precisato il portavoce di Orban. “In Ungheria – ha ribadito – i detenuti che ritengono che i loro diritti siano stati in qualche modo violati possono presentare denuncia”.

L’attacco per rovinare i rapporti con Roma

I media di sinistra e i gruppi per i diritti umani hanno lanciato un attacco orchestrato contro l’Ungheria”, si legge poi in una nota del governo ungherese, volto a “distruggere le buone relazioni politiche” tra Budapest e Roma “nel caso di tre cittadini stranieri accusati di aggressione organizzata di presunti simpatizzanti dell’estrema destra”.

Ilaria Salis