Tragedia al campus universitario di Salerno, dove un albero di pino marittimo, alto circa 15 metri, è crollato improvvisamente sotto la spinta delle forti raffiche di vento, travolgendo tre studenti. L’episodio si è verificato sabato, poco dopo le 13.30, nei pressi dell’ingresso della Facoltà di Ingegneria, un’area molto frequentata per la sua vicinanza alla mensa e al terminal dei bus come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Cade albero all’Università di Salerno, il bilancio è di tre feriti
Il crollo ha provocato lesioni gravi ai tre giovani, di cui due di 25 anni e uno di 20 anni. I vigili del fuoco hanno impiegato oltre un’ora per liberarli, intrappolati tra il tronco e i rami del pino, mentre i soccorritori intervenivano per stabilizzare le loro condizioni. I feriti sono stati trasportati d’urgenza in codice rosso all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno.
Tra di loro, il più grave è un ragazzo del 1999, residente a Eboli, che ha riportato un trauma toracico-vertebrale, un ematoma subdurale alla testa e un’importante perdita di sangue. Attualmente è ricoverato in terapia intensiva in condizioni critiche. Gli altri due studenti, uno originario di Altavilla Silentina e l’altro di Petina, sono anch’essi ricoverati con lesioni significative, tra cui fratture e traumi cranici.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino, due squadre dei vigili del fuoco, un’autogru, e diverse ambulanze del 118, tra cui quelle delle associazioni La Solidarietà, Avis di Pellezzano e Croce Rossa di Salerno. L’area è stata immediatamente transennata e posta sotto sequestro per consentire i rilievi della Polizia scientifica.
Il precedente
Non è la prima volta che un evento simile si verifica nel campus di Fisciano. Un video d’archivio del 23 gennaio di 16 anni fa mostra il crollo di un pino simile, sradicato dal vento e caduto a pochi metri dal luogo della tragedia odierna.
Il rettore Vincenzo Loia si è recato al Ruggi d’Aragona per sincerarsi delle condizioni degli studenti feriti, accompagnato dai professori Paola Aiello e Armando Lamberti, coordinatori dei corsi Tfa. Nel frattempo, le attività accademiche sono state sospese per l’intera giornata di sabato e domenica, comprese quelle dei corsi post-lauream e di specializzazione per il sostegno (Sos).
Lo spavento
La comunità studentesca è profondamente scossa. L’area interessata dal crollo è solitamente considerata un’oasi di relax per momenti di studio all’aperto o pause tra le lezioni. Tuttavia, la scena è ora segnata da scarpe abbandonate e piumini sparsi, testimoni di una tragedia improvvisa.
Le indagini proseguono per chiarire le cause del crollo e verificare eventuali responsabilità nella manutenzione delle aree verdi del campus.
La nota di Unisa
Attonito e addolorato per quanto accaduto, l’Ateneo, in tutte le sue componenti di docenti, studenti e personale tecnico e amministrativo, si stringe in questo momento drammatico attorno ai tre corsisti della specializzazione per le attività di sostegno e alle loro famiglie.
Il contratto in essere tra la Fondazione universitaria – che gestisce la manutenzione del verde di Ateneo – e la ditta affidataria del servizio, prevede il costante monitoraggio delle condizioni di sicurezza delle oltre 3.000 essenze arboree presenti nei campus, con obbligo di segnalazione di criticità e messa in sicurezza ad horas, oltre alla effettuazione di periodiche e specifiche verifiche, con rilascio di documentazione comprovante i relativi esiti.
Si tiene a precisare che la Fondazione ha comunque attivato un’ulteriore e immediata verifica straordinaria, tuttora in corso, presso i Campus di Fisciano e Baronissi. In merito ad alcune notizie apparse sulla stampa locale, inoltre, si fa presente che non erano state segnalate allerte meteo da parte degli Organi competenti, compreso il bollettino di criticità nazionale.