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Tigro non ce l’ha fatta: il gattino bruciato vivo a Cagliari è morto dopo due settimane di agonia 

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Tigro

Tigro non ce l’ha fatta, il gattino bruciato vivo nelle campagne di Dolianova, a Cagliari, è morto dopo due settimane di agonia. Le sue condizioni sono apparse fin da subito disperate. Il gattino aveva occhi e orecchie bruciate, ustioni su tutto il corpo e una gamba in necrosi.

Gattino bruciato vivo a Cagliari: Tigro è morto

La tragica notizia è stata resa nota dall’associazione “Fierogatto Odv” che fin da subito si è presa cura del micio. “Questa mattina, alle 6.40, il suo corpo ha ceduto. I suoi polmoni sono collassati per via dei fumi e delle sostanze che ha inalato a seguito delle brutalità inflittegli dal sadismo umano“, comunica l’associazione.

Nonostante le cure e la lotta per la sopravvivenza, le ferite riportate a causa dell’atto di crudeltà umana si sono rivelate fatali. “Non è giusto. Ha lottato fino all’ultimo respiro. Nonostante tutto, desiderava solo vivere circondato da amore e coccole. Ora finalmente è libero dal dolore”, concludono dall’associazione.

L’atrocità subita da Tigro

La storia del piccolo Tigro era stata resa nota sempre attraverso un post su Facebook da Fabrizio Marcello: “Cari amici, oggi vi scrivo con il cuore in mano e la rabbia che mi lacera l’anima. Vi devo parlare di Tigro, un gatto come tanti, un essere innocente che ha subito una delle torture più atroci che si possano immaginare.” si leggeva nel post.

“In un paese della città metropolitana di Cagliari, la follia umana si è spinta oltre ogni limite. Qualcuno, che fatichiamo a chiamare umano, ha osato bruciare vivo Tigro, usandolo come una torcia. Un gesto di una crudeltà inaudita, una ferita profonda che sanguina nell’anima di chiunque ami gli animali.” scriveva Fabrizio Marcello.

Il post si concludeva con un appello, diventato ancora più importante ora che il piccolo Tigro non c’è più. “Vi chiedo di fare la vostra parte. – aggiungeva Fabrizio Marcello – Se avete informazioni su chi ha commesso questo crimine orrendo, denunciatelo. Non lasciate che resti impunito. E se potete, aiutate Tigro e gli altri animali in difficoltà, sostenendo le associazioni che si prendono cura di loro. Non lasciamo che la cattiveria abbia l’ultima parola. Facciamo sentire la nostra voce, la voce di chi non si arrende di fronte alla violenza e che crede in un mondo dove gli animali sono rispettati e protetti.”

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