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Cadavere carbonizzato nell’auto interrata in Calabria: 2 arresti per l’omicidio di Salvatore Tutino

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Salvatore Tutino

Svolta nel caso del cadavere trovato carbonizzato nell’auto interrata in Calabria: sono stati eseguiti due arresti per l’omicidio di Salvatore Tutino, vittima di ‘lupara bianca’. Si tratta di due persone ritenute vicine ad ambienti criminali del rosarnese, uno dei quali già detenuto per associazione mafiosa.

Calabria, omicidio di Salvatore Tutino: 2 arresti

È svolta nelle indagini sulla scomparsa e l’omicidio di Salvatore Tutino, il pensionato calabrese sparito nel dicembre del 2021 e trovato morto nel gennaio del 2022 nella sua auto data alle fiamme e parzialmente interrata in un campo agricolo a Calimera di San Calogero. Nelle scorse ore i carabinieri sono riusciti ad identificare e arrestare due persone. Si tratta di due soggetti ritenuti vicini ad ambienti criminali del rosarnese, uno dei quali già detenuto per associazione mafiosa e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Le indagini che hanno portato ai due uomini hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda ricollocandola in un fallito caso di “lupara bianca”. Secondo gli inquirenti, il 60enne che viveva da solo a Rosarno è stato vittima di una esecutrice di matrice ‘ndranghetististica. L’uomo, attirato con l’inganno fuori casa, è stato ucciso a colpi di fucile ad una distanza ravvicinata nella sua stessa auto. La vettura, bersagliata dai colpi e interrata, fu trovata da un contadino nel tardo pomeriggio del 17 gennaio 2022. Secondo l’inchiesta, gli assassini avevano trascinato l’auto sul posto e scavato una buca infilandoci la vettura poi incendiata con lo scopo di far sparire definitivamente il cadavere.

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