I calciatori dell’Italia si sono inginocchiati prima della partita con l’Inghilterra. Una scelta coerente con le parole del difensore Giorgio Chiellini il quale nei giorni scorsi aveva spiegato: “Quando ci sarà la richiesta da parte dell’altra squadra, ci inginocchieremo, per sentimento di solidarietà e sensibilità verso l’altra squadra”. Con l’Austria e con la Spagna infatti i calciatori azzurri non si erano inginocchiati proprio perché gli avversari non avevano avanzato tale richiesta. Era accaduto il contrario contro il Belgio.
I calciatori dell’Italia si sono inginocchiati prima della partita con l’Inghilterra
Nelle prime partite dell’Europeo, l’Italia non si è inginocchiata a favore del movimento Black Lives Matter, con l’eccezione della partita contro il Galles, con la squadra capitanata da Bale che si è inginocchiata appena prima del match, e l’hanno fatto anche solo 5 giocatori azzurri.
Sono nate molte polemiche, e si è deciso di mantenere una linea comune scelta dai giocatori stessi e non dalla federazione, che contro l’Austria hanno deciso di rimanere in piedi mentre col Belgio la squadra azzurra si è inginocchiata al pari di quella avversaria.
Il gesto e il movimento Black Lives Matter: cosa significa e perché viene fatto
Da tempo i calciatori prima delle partite si inginocchiano. È il richiamo simbolico, ma carico di significato emotivo e umano, al Black Live Matter: il movimento, tornato alla ribalta anche per l’omicidio di George Floyd (commesso da un agente della polizia di Minneapolis), è impegnato nella lotta contro il razzismo, in particolare quello perpetuato nei confronti delle persone nere, vittime delle violenze perpetrate dalle forze dell’ordine negli Stati Uniti.
Cos’è Black Lives Matter e cosa significa
Black Lives Matter (BLM, letteralmente “le vite dei neri contano“) è un movimento attivista internazionale, originato all’interno della comunità afroamericana, impegnato nella lotta contro il razzismo, perpetuato a livello socio-politico, verso le persone nere.
Black Lives Matter organizza regolarmente delle manifestazioni per protestare apertamente contro gli omicidi delle persone nere da parte della polizia, nonché contro questioni più estese come profilazione razziale, brutalità della polizia e disuguaglianza razziale nel sistema giuridico degli Stati Uniti.
Ci sono state molte reazioni al movimento Black Lives Matter. La percezione della Black Lives Matter da parte della popolazione statunitense varia considerevolmente a seconda dell’etnia di appartenenza. La frase “All Lives Matter” (“tutte le vite contano“) è nata come risposta al movimento Black Lives Matter, ma è stata criticata per aver respinto o frainteso il messaggio di “Black Lives Matter”. In seguito alla sparatoria di due agenti di polizia a Ferguson, alcuni sostenitori della polizia hanno creato l’hashtag #BlueLivesMatter. Infine, alcuni attivisti per i diritti civili non sono d’accordo con le tattiche usate da Black Lives Matter.
La polemica di Casapound
Blitz di Blocco studentesco, l’organizzazione giovanile di CasaPound, contro il murale di Harry Greb che invita i calciatori della Nazionale italiana di calcio a inginocchiarsi contro il razzismo. Dal murale in via dei Neofiti, a Roma, sparisce l’omino del Subbuteo in ginocchio, con il pugno chiuso e la scritta ‘Do the right thing’ (‘Fai la cosa giusta) sulla maglia azzurra per far posto all’immagine di un giocatore in piedi, con il braccio teso, e la scritta ‘Resta in piedi Italia’.
”La nostra è una provocazione per dire che l’invito a inginocchiarsi, fatto anche da tanti politici del Pd, non c’entra nulla con il razzismo ma è solo una richiesta di sottomissione al nostro popolo – dice all’Adnkronos Luca Marsella, consigliere del X Municipio di Casapound – Il calcio deve stare fuori da queste logiche. Alla vigilia della partita Italia-Belgio di stasera, i ragazzi di Blocco studentesco hanno deciso di coprire il murale, protagonista di tanti interventi e interviste di politici, con un manifesto degli anni ’30 per dire che i nostri giocatori non si devono inginocchiare ma devono restare in piedi e speriamo anche sia di buon auspicio, visto che gli anni ’30 furono un periodo glorioso per l’Italia ai mondiali di calcio”.