Dopo la scelta di cinque calciatori dell’Italia che non si sono inginocchiati prima della partita col Galles, sui social si torna a parlare del Black Lives Matter, ovvero il movimento attivista internazionale, originato all’interno della comunità afroamericana, impegnato nella lotta contro il razzismo, perpetuato a livello socio-politico, verso le persone nere.
Cosa è successo dopo che cinque calciatori dell’Italia non si sono inginocchiati
Un gesto che non è passato inosservato ai milioni di italiani che stavano seguendo la partita valevole per il terzo turno del girone B di Euro 2020 e vinta per 1-0 con un gol di Pessina. Sei calciatori azzurri e undici gallesi si sono inginocchiati prima del fischio d’inizio, ovvero Toloi, Emerson Palmieri, Pessina, Bernardeschi e Belotti.
Un momento che non è passato inosservato e raccontato da Alberto Rimedio, il telecronista Rai che ha spiegato perché le squadre eseguono quel rituale. Le immagini però hanno mostrato come tutti i calciatori del Galles si siano inginocchiati contrariamente a quelli azzurri, di cui solo 6 in ginocchio prima che l’arbitro fischiasse il calcio d’inizio della terza partite del Girone A degli Europei. Una scelta, quella dei cinque calciatori rimasti in piedi, che non celerebbe alcun intento politico o forma di dissenso.
La reazione social
Sui social è diventato di tendenza l’hashtag #iononminginocchio. In molti infatti hanno approvato la scelta dei vari Donnarumma, Bonucci, Bastoni, Jorginho e Verratti di non inginocchiarsi prima della partita col Galles allo stadio Olimpico.
Per quanto io già poco m’interessi di calcio, un gesto di sottomissione a un’ideologia disgustosa, stride e muta il mio disinteresse in disgusto.#iononminginocchio
— Bagliore Antico (@AnticoBagliore) June 21, 2021