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Italia-Austria, i calciatori azzurri non si sono inginocchiati: la scelta del gruppo di Mancini

calciatori dell’Italia non si sono inginocchiati prima della partita con l’Austria valevole per gli ottavi di finale di Euro 2020. Sul manto erboso dello stadio Wembley di Londra, i calciatori azzurri dunque hanno deciso di non aderire alla protesta del movimento Black Lives Matter. Una decisione univoca del gruppo di Roberto Mancini dopo quanto accaduto prima della partita col Galles.

Euro 2020, i calciatori dell’Italia non si sono inginocchiati con l’Austria: ecco perché

Prima della sfida di domenica scorsa infatti solo cinque calciatori azzurri si inginocchiarono, mentre altri 6 rimasero in piedi. Un episodio che ha scatenato non poche polemiche e che ha aperto un lungo dibattito sulla scelta di inginocchiarsi o meno.

Nelle scorse ore il gruppo azzurro ha deciso di muoversi in maniera univoca: tutti avrebbero seguito l’esempio dei calciatori austriaci. Un modo per evitare “spaccature” a livello mediatico e adeguarsi alla decisione del gruppo.

Il gesto e il movimento Black Lives Matter: cosa significa e perché viene fatto

Da tempo i calciatori prima delle partite si inginocchiano. È il richiamo simbolico, ma carico di significato emotivo e umano, al Black Live Matter: il movimento, tornato alla ribalta anche per l’omicidio di George Floyd (commesso da un agente della polizia di Minneapolis), è impegnato nella lotta contro il razzismo, in particolare quello perpetuato nei confronti delle persone nere, vittime delle violenze perpetrate dalle forze dell’ordine negli Stati Uniti.



Cos’è Black Lives Matter e cosa significa

Black Lives Matter (BLM, letteralmente “le vite dei neri contano“) è un movimento attivista internazionale, originato all’interno della comunità afroamericana, impegnato nella lotta contro il razzismo, perpetuato a livello socio-politico, verso le persone nere.

Black Lives Matter organizza regolarmente delle manifestazioni per protestare apertamente contro gli omicidi delle persone nere da parte della polizia, nonché contro questioni più estese come profilazione razziale, brutalità della polizia e disuguaglianza razziale nel sistema giuridico degli Stati Uniti.

Ci sono state molte reazioni al movimento Black Lives Matter. La percezione della Black Lives Matter da parte della popolazione statunitense varia considerevolmente a seconda dell’etnia di appartenenza. La frase “All Lives Matter” (“tutte le vite contano“) è nata come risposta al movimento Black Lives Matter, ma è stata criticata per aver respinto o frainteso il messaggio di “Black Lives Matter”. In seguito alla sparatoria di due agenti di polizia a Ferguson, alcuni sostenitori della polizia hanno creato l’hashtag #BlueLivesMatter. Infine, alcuni attivisti per i diritti civili non sono d’accordo con le tattiche usate da Black Lives Matter.

 

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