Cronaca

Genitori contro il calendario scolastico, parte la petizione: “Troppo vacanze estive sono dannose per le famiglie e per l’apprendimento”

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Foto di repertorio
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Un gruppo di associazioni di genitori ha avviato una petizione per modificare il calendario scolastico. Sono troppe le vacanze estive. I genitori promotori della petizione affermano che questo fenomeno può influenzare notevolmente il rendimento futuro degli studenti.

Genitori contro il calendario scolastico, parte la petizione

Un gruppo di associazioni di genitori ha avviato una petizione per modificare il calendario scolastico. Secondo quanto riportato sulla piattaforma Change.org, l’attuale struttura delle vacanze scolastiche viene considerata nociva sia per l’apprendimento degli alunni sia per la stabilità economica delle famiglie.

Da qui nasce la proposta, che si concentra sulla situazione in Emilia Romagna, per richiedere una revisione globale del calendario, introducendo intervalli più frequenti durante l’anno e riducendo la lunga pausa estiva. Uno dei principali punti sollevati dalle associazioni riguarda il fenomeno del learning loss, ovvero la perdita di competenze che tende a manifestarsi durante i prolungati periodi di inattività scolastica.

I genitori promotori della petizione affermano che questo fenomeno può influenzare notevolmente il rendimento futuro degli studenti, contribuendo ad ampliare il divario educativo tra coloro che provengono da contesti svantaggiati. Inoltre, fanno notare che i bambini con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento sembrano essere ancora più vulnerabili a queste conseguenze, rischiando di accumulare difficoltà nel loro percorso scolastico.

Le proposte dei genitori

Le ansie dei genitori riguardano anche questioni economiche. Nella petizione si evidenzia come le famiglie si trovino a dover affrontare una sfida notevole nel gestire il lungo periodo di chiusura delle scuole durante l’estate. Con ben 14 settimane di ferie e solo quattro settimane di permesso per un lavoratore medio, il peso finanziario diventa considerevole, limitando la capacità di spesa delle famiglie e riducendo le occasioni di vacanza. Per questo motivo, le associazioni dei genitori avanzano tre punti fondamentali:

  • Flessibilità del calendario scolastico: chiedono di evitare le rigide date di inizio e fine anno scolastico, attualmente fissate al 15 settembre e 6 giugno in Emilia Romagna (le date cambiano a seconda delle regioni, ndr). Un calendario più flessibile, che inizi non oltre la seconda settimana di settembre e si concluda entro la prima settimana di giugno, sarebbe più gestibile sia per le famiglie che per le scuole.
  • Introduzione di una pausa tra i quadrimestri: una pausa intermedia per l’Emilia Romagna, da collocare in coincidenza con il Carnevale, come già avviene in altre regioni del nord Italia. Questa pausa, secondo i promotori, fornirebbe un’opportunità cruciale per il recupero delle energie e migliorerebbe il processo di apprendimento.
  • Calendario basato sulle esigenze didattiche: progettazione del calendario che tenga conto delle necessità di apprendimento. L’introduzione di pause più frequenti permetterebbe agli studenti, specialmente quelli della scuola primaria, di assimilare meglio i contenuti, senza dover affrontare la pressione delle scadenze finali legate agli esami.
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