In California, una donna ha ucciso il patrigno dopo averlo drogato con un mix di sonniferi e antidolorifici. La 39enne Jade Janks aveva scoperto che l’uomo era in possesso di un centinaio di foto di lei nuda. Le foto erano state scattate dall’ex fidanzato.
California, uccide il patrigno dopo averlo drogato
Jade Janks, designer di interni di 39 anni di Solana Beach, ha pianificato l’omicidio del patrigno, dopo aver trovato l’uomo in possesso di centinaia che ritraggono la donna nuda. In alcune foto, la donna aveva solo 16 anni, come ha fatto sapere il suo avvocato. Le foto sono state scattate da un ex fidanzato ed erano consensuali.
Durante il processo, la donna ha dichiarato: “È stata la sensazione più violenta, terribile e straziante della mia vita. Jade si era trasferita nella casa accanto a quella di Merriman nel 2020 per prendersi cura di lui, ha aggiunto.
La condanna
Jade Janks è stata condannata per omicidio di primo grado. I pubblici ministeri hanno affermato che la donna ha drogato il suo patrigno, Tom Merriman, 64 anni, e poi lo ha strangolato con le proprie mani il 31 dicembre 2020. Rischia una condanna fino all’ergastolo quando verrà emessa la sentenza la prossima primavera.
Il ritrovamento del corpo
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il corpo senza vita di Merriman è stato trovato sotto un mucchio di spazzatura il 2 gennaio 2021.
Le indagini
Sul telefono di lei gli inquirenti hanno trovato dei messaggi che la 39enne ha inviato il giorno dall’omicidio ad una amica: “Lo uccido”. Più tardi, sempre quel giorno, ha mandato un messaggio alla stessa amica: “È praticamente fatta”.
“Sono sempre stato l’angelo custode del signor Merriman, anche quando ha divorziato da mia mamma, e ogni volta che qualcosa andava storto. Se si faceva male, andavo a prendere delle bende. Se era malato, gli cucinavo la zuppa. Se aveva bisogno di un passaggio dal dottore, lo accompagnavo io“, ha testimoniato Janks.
Gli avvocati della donna hanno sostenuto che Merriman era un alcolizzato che spesso mescolava liquori con sonniferi. La sentenza è prevista per il prossimo 3 aprile.