Uccise la moglie con cinque colpi di pistola davanti alla loro figlia di appena 2 anni a Gela, in provincia di Caltanissetta. Oggi, a 11 anni dal delitto, il 35enne Nicola Incorvaia è stato arrestato dai Carabinieri a Mascalucia, in esecuzione di un ordine di espiazione di una pena detentiva a 14 anni di reclusione emesso dalla Corte di Appello di Catania.
Caltanissetta, sparò alla moglie davanti alla figlia: condannato
Subito dopo l’uxoricidio Incorvaia era fuggito portandosi via la figlia, minacciando di uccidere anche lei prima di suicidarsi, ma per telefono un amico era riuscito a convincerlo a desistere e a consegnarsi alla Polizia. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato associato ad una comunità terapeutica assistita.
Il delitto
Il delitto avvenne nell’appartamento della coppia. Il giovane uccise Emanuela Vallecchi, 21 anni, sparando con la sua pistola d’ordinanza nella loro casa in via Canaletto, nel quartiere Olivastro a Gela. L’assassino lasciò l’arma in casa, adagiata sul ferro da stiro, e vagò per tutta la notte insieme alla sua bambina per le strade di Gela. Solo nella prime ore del mattino venne trovato dalla polizia e arrestato.
Dopo il suo arresto la piccola è stata affidata ai nonni. L’omicidio fu il punto culminante di un periodo di liti: i due non andavano d’accordo ed erano sul punto di separarsi, e Incorvaia non sopportava l’idea di poter vedere la figlia solo tre volte ogni settimana, per tre ore.