È stata disposta l’autopsia sul corpo di Martina Infantino, la ragazza di 22 anni originaria di Riesi (Caltanissetta), morta mentre due amici l’accompagnavano all’ospedale Santo Stefano di Mazzarino. La Procura di Gela ha avviato una indagine per far luce sulle cause del decesso della giovane. Indagano i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela. Martina lascia il marito e un bimbo piccolo.
Caltanissetta, Martina Infantino morta a 22 anni: disposta l’autopsia
Come ricostruito dai quotidiani locali, la ragazza, Martina Infantino, il 22 ottobre scorso si era recata a Caltanissetta insieme ad alcuni amici. Nel corso della mattinata si sarebbe sentita improvvisamente male, lungo la strada, mentre stava rientrando a Riesi. I due ragazzi che erano con lei l’hanno soccorsa e deciso di accompagnarla all’ospedale Santo Stefano di Mazzarino.
La 22enne è arrivata al presidio però già morta. Sul caso stanno indagando i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela. La Procura ha disposto il sequestro della salma e della cartella clinica della 22enne. Nei prossimi giorni sarà eseguito anche l’esame autoptico.
Il cordoglio
“Come un angelo silenzioso pieno di candore, che torna in paradiso, come una foglia d’autunno che cadendo sfiora il viso, come un fiocco di neve che leggero pare sospeso nell’aria, nel cielo della vita che con tutti noi condividevi. – si legge in un messaggio di cordoglio condiviso da una parente della 22enne – Sei volata via improvvisamente, lasciandoci sgomenti, e la scia d’amore che hai lasciato accompagni e doni conforto alla tua famiglia specialmente al tuo dolce Carmelo, nel dolore della sofferenza, che lacera l’anima, della tua prematura partenza.
È tempo di tristezza, rabbia, nel volo intrapreso non sei sola.”
“Ora sei il sole, l’aria, il vento, Vedremo per sempre il tuo dolce ed innocente volto riflesso nell’arcobaleno. Dolce ragazza, cuginetta mia, il tuo ricordo é una luce che non si spegne… Non riesco ancora a crederci” conclude la donna. Martina Infantino era sposata e madre di un bambino piccolo.