Sembra strano, ma con il passare degli anni, e l’avanzare, prepotente, della tecnologia, i mestieri legati all’artigianalità stanno scomparendo sempre di più, inesorabilmente. In passato si cercava di far durare gli oggetti il più a lungo possibile, e a tale scopo ci si affidava alle sapienti mani di veri artisti, che riuscivano a far tornare come nuovo tutto ciò che era di uso quotidiano.
Tra i maghi dell’arte manuale, c’è sicuramente il calzolaio, l’artigiano per eccellenza, colui che era in grado di ridare vita ogni volta alle scarpe, rendendole come nuove, annullando qualsiasi traccia di usura, o incuria. Ma il calzolaio non si limita unicamente a riparare, egli è in grado anche di creare dal nulla, dando vita a calzature davvero uniche.
Anche se dalla seconda metà del secolo scorso, il processo di produzione delle scarpe è stato completamente meccanizzato, esistono ancora realtà le quali, forti di un passato fatto di artigianalità, qualità, ricercatezza del design e delle materie prime, sono in grado di scegliere e proporre al proprio pubblico articoli di livello superiore, prodotti utilizzando materiali pregiati, con l’aggiunta di dettagli estremamente contemporanei.
Per trovare una realtà imprenditoriale che sia rimasta fedele al proprio retaggio legato all’artigianalità e al lavoro manuale, che abbia iniziato la propria storia partendo da quello che era, semplicemente, “il mestiere”, ed è ancora in grado di proporre capi che strizzano l’occhio a quel passato, l’ideale è The Mooder. Nei suoi negozi, e nello store online, è possibile trovare articoli di qualità, prodotti con i migliori materiali, per avere la possibilità di acquistare qualcosa davvero in grado di durare nel tempo, e che certamente non passerà mai di moda.
Consumo consapevole
Laddove il mondo cambia, e corre veloce, lasciando indietro chi preferisce ancora prendersi il proprio tempo per creare qualcosa di qualitativamente superiore, e soprattutto duraturo, c’è chi ancora svolge il proprio lavoro in maniera accurata e ha scelto di continuare a guardare al passato, pur adeguandosi alla realtà attuale.
Quello del consumo consapevole, del resto, è un tema molto sentito, in particolare dalle case di moda. Molti brand stanno puntando sul riciclo e il riutilizzo dei capi, e cercano di spingere le persone all’acquisto di articoli di alta qualità, che riescono a durare più a lungo, e ad avere una resa migliore, rispetto a quelli di scarsa qualità, che non durano neanche il tempo di una stagione.
Ecco dunque che alcune delle personalità più influenti del pianeta, diventano i portabandiera dell’upcycle, ovvero il “salvataggio” di capi di abbigliamento, accessori, oppure oggetti in generale, a cui viene ridata nuova vita, destinandoli ad altri impieghi o ancora, come nel caso dei vestiti, riutilizzandoli a distanza di tempo, apportando unicamente qualche banale modifica, se necessario.
La futura Regina d’Inghilterra, Kate Middleton, è una paladina dell’upcycling, e non ha “paura” dei tabloid che, puntualmente, segnalano ogni abito che tira fuori dalla naftalina, e che magari è stato utilizzato già 5 anni prima. Sono vestiti creati dai più grandi stilisti, con attenzione sartoriale, materiali preziosi e di qualità, che con il passare del tempo non hanno minimamente perso la propria allure. E se lei non ha paura di riutilizzare all’infinito, perhè le altre persone dovrebbero averne?