Sono cambiati i parametri per decretare i colori delle Regioni. Non si terrà più conto dell’indice Rt, almeno non in maniera esclusiva, ma dell’incidenza dei contagi e della pressione ospedaliera. Sono queste le novità introdotte dall’ultimo decreto Covid sui parametri per il cambio di colore delle Regioni.
Covid, i nuovi parametri per i colori delle Regioni: cosa cambia
Il cambiamento era stato chiesto tempo fa dalle Regioni, che temevano di essere penalizzate dall’indice Rt nonostante la discesa della curva dei contagi. Il decreto legge pubblicato in Gazzetta ufficiale introduce nuovi parametri, ovvero “dall’incidenza dei contagi sul territorio regionale unitamente alla percentuale di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva per pazienti Covid-19”. Sulla base di queste informazioni verrà “determinata la collocazione delle Regioni” in zona bianca, zona gialla, zona arancione e zona rossa.
Come si passa in zona bianca, le nuove regole
Secondo il nuovo sistema, passano in zona bianca quelle regioni “nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive”. criterio principale sull’incidenza principale. Prima però era prevista anche la necessità di avere uno scenario di tipo 1 – dipendente dai dati del monitoraggio settimanale sull’indice Rt – e un livello di rischio basso. Criteri ora scomparsi proprio per ridimensionare il peso dell’Rt.
Come si passa in zona gialla, le nuove regole
Secondo il nuovo decreto, per il passaggio in zona gialla è necessaria un’incidenza settimanale tra i 50 e i 150 casi ogni 100mila abitanti, oppure un’incidenza tra i 150 e i 250 casi ma rispettando due condizioni: l’occupazione dei posti letto in area medica deve essere uguale o inferiore al 30%, mentre in terapia intensiva deve essere uguale o inferiore al 20%.
Come si passa in zona arancione, le nuove regole
Per il passaggio in zona rossa, è previsto che l’incidenza si attesti tra 150 e 250 casi ogni 100mila abitanti, “salvo che ricorrano le condizioni” previste per la zona gialla o per la zona rossa. Il che vuol dire che scatta la zona arancione quando si ha tra i 150 e i 250 casi ogni 100mila abitanti e l’occupazione in area medica tra il 30% e il 40% e quella in terapia intensiva tra il 20% e il 30%. Dai parametri per la zona arancione sparisce, rispetto al passato, il criterio riguardante lo scenario di tipo 2 (dipendente dall’Rt) con un livello di rischio almeno moderato, così come quello di uno scenario di tipo 1 con un livello di rischio alto. Non pesa più, quindi, l’indice Rt.
Come si passa in zona rossa, le nuove regole
Finiranno in zona rossa tutte le Regioni che hanno 250 o più casi ogni 100mila abitanti, in questo caso un criterio che non ha nulla di nuovo. La novità, invece, riguarda il minor peso dell’Rt, sostituito dalla possibilità che si entri in zona rossa con un’incidenza tra i 150 e i 250 casi ma solamente se l’occupazione dei posti letto in area medica è superiore al 40% e quella in terapia intensiva superiore al 30%.
Fonte: Fanpage