La Regina consorte Camilla rivoluzione le trazioni secolari e abolisce le dame di compagnia che fanno spazio alle compagne della Regina.
Camilla porta a corte le compagne della Regina
All’inizio di ottobre i tabloid hanno dato grande risalto alla notizia secondo la quale Camilla avrebbe deciso, come primo atto da Regina consorte, di abolire la figura delle dame di compagnia. La regina consorte non elimina tale figura, ma lo reinterpreta, dando vita alle compagne della Regina. Una scelta che adegua il ruolo della dama ai tempi moderni e al carattere della sovrana consorte.
La dama di compagnia
Confidente, consigliera, segretaria, assistente durante i royal tour, vero e proprio braccio destro di regine e principesse: questa è l’essenza della figura della dama di compagnia. La nascita di questo ruolo risale al Medioevo, comunissimo nelle corti europee e non solo, non retribuito, ma prestigioso. Le lady-in-waiting devono essere aristocratiche leali, che hanno fatto della discrezione una regola di vita (benché in passato non siano mancati intrighi di corte che le hanno viste protagoniste).
Fino alla fine del regno della regina Elisabetta le dame di compagnia sembravano intoccabili, elementi basilari a Palazzo. Con l’ascesa al trono di re Carlo III e di Camilla, però, le cose sono cambiate. A ottobre 2022 un insider ha dichiarato al Daily Mail: “[Camilla vuole agire] in maniera un po’ diversa. Quando si è sposata e ha organizzato il suo ufficio per la prima volta, aveva due brillanti segretarie private, Amanda MscManus e Joy Camm. In un certo senso erano ‘due al prezzo di uno’. Non solo le organizzavano gli impegni e i progetti, ma se necessario si comportavano da dame di compagnia, accompagnandola nei doveri ufficiali, raccogliendo i fiori [che le venivano donati] e cose del genere”.
Basandosi su questo modello ben collaudato e per essere “più in linea con i tempi” la Regina consorte avrebbe voluto accanto a sé pochi collaboratori e tra questi pareva non figurassero le lady-in-waiting, come chiarito anche dalla fonte: “Sembra di intuire che, sebbene le cose siano cambiate drasticamente sotto molti punti di vista, [Camilla] non assumerà dame di compagnia”, facendo affidamento sulle segretarie private “Sophie Densham e la sua vice, Belinda Kim. Oltre a organizzare l’agenda di Camilla…la accompagnano nelle visite ufficiali…”. Le cose non starebbero proprio così, come annunciato da Buckingham Palace.
Le “compagne della Regina”
La Regina consorte Camilla ha reso il ruolo delle dame più adatto alla sua personalità e alle sue esigenze. Inevitabilmente la tradizione è stata, almeno in parte, spezzata ma, nello stesso tempo, le viene data nuova linfa vitale. Il Mirror riporta che le nuove assistenti di Sua Maestà non si chiameranno più “dame di compagnia”, bensì “compagne della Regina”. Saranno sei e avranno diritto a una retribuzione “simbolica”, ovvero il rimborso spese a cui abbiamo già accennato.
Chi sono le compagne
Anche i loro nomi sono stati resi pubblici: Sarah Troughton, Jane von Westenholz, Fiona Mary Merritt marchesa di Lansdowne, Lady Katharine Brooke (figlia di Lady Susan Hussey, ex dama di compagnia di Elisabetta II), la baronessa Carlyn Chisholm e Lady Sarah Keswick.
La scelta di queste signora non è casuale, perché fanno del selezionato circolo di amicizie di Camilla. Vedremo all’opera le sei compagne della Regina consorte il prossimo 29 novembre, quando Buckingham Palace ospiterà un ricevimento dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, il “Violence against Women and Girls Reception”.
Camilla, però, non ha dimenticato le ex dame di compagnia della regina Elisabetta, ovvero Lady Susan Hussey, Mary Morrison e Dame Annabel Whitehead, che diventeranno “Signore della Casa Reale”. Il loro compito sarà quello di aiutare re Carlo III durante le occasioni formali a Buckingham Palace.