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Camorra in Campania: la storia del clan Abate di San Giorgio a Cremano

Quali sono i clan della camorra attivi in Campania? Ecco la storia del clan Abate. Il capoclan indiscusso della famiglia di San Giorgio a Cremano è Filippo Abate, soprannominato “Tore ‘o cavallaro”, protagonista di una clamorosa evasione dal carcere di Rotterdam a fine febbraio ’93. Per due anni riuscì a nascondersi nei Paesi Bassi, poi si trasferì in Brasile. Fu catturato su una spiaggia di Salvador de Bahia dalla locale polizia federale, con cui collaborarono in maniera decisiva i carabinieri di Napoli. Filippo Abate ha collezionato in passato denunce per associazione mafiosa, tentato omicidio, estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti.

Camorra, il clan Abate

Del gruppo malavitoso che capeggia fanno parte anche i fratelli, tra i quali Enrico Abate che morì in un conflitto a fuoco. Era armato e sparò contro tre carabinieri arrivati in zona in seguito ad alcune telefonate anonime. I militari cercarono di sorprenderlo alle spalle e bloccarlo, ma lui se ne accorse e aprì il fuoco per primo. La risposta si rivelò fatale per il pregiudicato.

Clan Abate: gli ultimi avvenimenti

Il 19 agosto 2007 Filippo Abate evade dagli arresti domiciliari che stava scontando presso l’ospedale di Messina perché affetto da diabete. Il 28 maggio 2008 viene arrestato a Varcaturo mentre era tranquillamente in spiaggia a prendere il sole in compagnia di alcuni familiari. Abate deve scontare 14 anni e 4 mesi di reclusione per associazione a delinquere di tipo camorristico, droga e altri reati.

Il 02 novembre 2009 quattro persone ritenute legate al clan “Abate” sono state fermate dai Carabinieri della tenenza di Cercola per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso a San Giorgio a Cremano e e nel quartiere napoletano di Barra.

Il 20 giugno 2011 viene arrestato Pasquale Abate, ritenuto dagli investigatori il reggente del clan, latitante dal 2009 per una condanna a 22 anni per associazione per delinquere di tipo mafioso e altro.

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