Inchiesta

Camorra in Campania: la storia del clan Abbinante di Marano di Napoli

Quali sono i clan della Camorra attivi in Campania? Ecco la storia del Clan Abbinante, che opera a nord di Napoli, a Marano di Napoli.

Camorra: il clan Abbinante di Marano di Napoli

Il clan Abbinante è un sodalizio camorristico operante nella zona nord di Napoli, più precisamente nell’area del Comune di Marano di Napoli. Il patriarca della famiglia era Arcangelo Abbinante, il figlio, Raffaele Abbinante, detto “Papele e Marano”, nasce come affiliato al clan Nuvoletta e poi diventato uno dei pochi uomini di fiducia del super latitante Paolo Di Lauro.

Il 23 settembre 2002 fu colpito da due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Napoli per “associazione mafiosa finalizzata al traffico di stupefacenti ed al contrabbando di sigarette”. I fratelli Abbinante, prima di passare con il gruppo degli “spagnoli”, erano ritenuti elementi al vertice del clan Di Lauro.

Tra le celle del carcere di Poggioreale e nelle camere di sicurezza del Palazzo di Giustizia, i fratelli parlavano tra di loro e decidevano il da farsi, per questo motivo, dopo le dichiarazioni del pentito Maurizio Prestieri, si è deciso di passare i detenuti al regime del 41bis.


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Antonio Abbinante

Clan Abbinante: gli arresti e le condanne

Il giovane Francesco, figlio di Raffaele, condannato a 14 anni per traffico internazionale di stupefacenti, era considerato un elemento di spicco del Clan Di Lauro nei primi anni del 2000, prima di schierarsi con gli Scissionisti.

Si nascondeva in un appartamento di un parco residenziale in via Fava, a Marano, con la moglie e i tre figli. I carabinieri, che controllavano i movimenti dei familiari, avevano notato l’arrivo di 5 cartoni di pizza per una famiglia composta da 4 elementi.

La mattina dopo una ventina di militari circondarono l’abitazione e fecero irruzione iniziando la perquisizione. Insospettiti dal notevole peso del divano, i militari lo ispezionarono nei minimi dettagli: era li che Francesco Abbinante si nascondeva.

Guido Abbinante, 51 anni, era ricoverato sotto falsa identità in una clinica di Maddaloni, nel casertano, per accertare alcuni problemi cardiaci. Secondo la Direzione distrettuale antimafia (Dia), è il mandante di uno dei cinquanta e più omicidi che hanno insanguinato la città durante la faida con il clan rivale Di Lauro. Il ricercato era sfuggito ad un blitz, a Marano.

Il 8 novembre 2019, è stato arrestato Antonio Abbinante, allora 61enne, considerato il nuovo super boss di Scampia. Abbinante è stato intercettato a Mugnano di Napoli insieme a due guardaspalle.

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