Quali sono le famiglie di camorra più potenti in Campania? Lo spiega la Direzione Investigativa Antimafia con la relazione semestrale sull’attività della criminalità organizzata in Italia. La situazione nelle province di Salerno, Napoli, Caserta, Avellino e Benevento.
Camorra, quali sono le famiglie più potenti in Campania?
Le famiglie più potenti in provincia di Salerno
Il territorio della provincia di Salerno è caratterizzato da una marcata eterogeneità geografica con peculiarità socio-economiche che condizionano anche lo scenario criminale locale. A seguito dei complessi processi evolutivi registrati negli scorsi decenni, gli attuali assetti della criminalità locale vedono la compresenza di organizzazioni camorristiche tradizionali e nuovi gruppi emergenti, dediti principalmente al traffico e allo spaccio di stupefacenti.
vuoti di potere creati dalle pressanti operazioni di polizia hanno ingenerato un’accesa conflittualità tra vecchi e nuovi clan sempre interessati al controllo del territorio di competenza Nel periodo considerato, la crisi economica generata dalla perdurante emergenza pandemica ha ulteriormente orientato le organizzazioni camorristiche verso inediti interessi criminali, come evidenziato anche dalla Presidente della Corte di Appello di Salerno, Iside RUSSO, nella Relazione sull’amministrazione della giustizia presentata il 22 gennaio 2022, in cui si sottolinea come l’emergenza Covid ha “offerto ai sodalizi criminali un’ulteriore occasione per strutturare e dirigere alle infrastrutture Critiche attacchi ad ampio spettro, volti a sfruttare per scopi illeciti la situazione di maggior vulnerabilità cui il Paese e esposto”.
Le famiglie più potenti in provincia di Napoli
Le aggregazioni criminali attive nell’area metropolitana di Napoli risultano sostanzialmente concentrate in due principali compagini camorristiche storicamente contrapposte tra loro e facenti capo, rispettivamente, alla cd. ALLEANZA DI SECONDIGLIANO e alla famiglia MAZZARELLA. Intorno a queste due grandi formazioni gravita una galassia di micro gruppi criminali con influenze in quartieri e rioni cittadini nei quali esercitano uno stretto e pervasivo controllo territoriale.
Le famiglie più potenti in provincia di Caserta
La provincia di Caserta ha il suo epicentro criminale nell’area dei Comuni intorno a Casal di Principe ove le pressanti e continue azioni di contrasto delle forze di polizia hanno evidenziato la persistente operatività del clan dei CASALESI. Nel territorio del Comune di Marcianise gli esiti investigativi documentano la presenza del clan BELFORTE, del sodalizio dei PICCOLOLETIZIA e di altri piccoli gruppi autonomi, organizzati su base famigliare, come i clan MENDITTI e BIFONE.
Nel Comune di Villa Literno storicamente accertata l’operatività del clan BIDOGNETTI cui si affianca una criminalità straniera di origine centrafricana sempre più attiva in numerosi settori criminali quali i cults nigeriani che, con metodi particolarmente violenti, gestiscono il traffico e lo spaccio di stupefacenti, la tratta di esseri umani e lo sfruttamento della prostituzione delle loro connazionali.Le famiglie più potenti in provincia di Benevento
Nel periodo in esame la geografia criminale del territorio sannita non presenta significative evoluzioni rispetto ai periodi precedenti. Il clan SPARANDEO manterrebbe l’egemonia nel capoluogo della provincia e nei confronti di gruppi criminali minori collegati alle famiglie PISCOPO-SACCONE e NIZZA, dedite
prevalentemente allo spaccio di stupefacenti. I tradizionali interessi illeciti del clan riguarderebbero anche le estorsioni, l’usura e la droga.
Le famiglie più potenti ad Avellino
Il panorama criminale irpino, in ragione della particolare posizione geografica, si caratterizza per le alleanze tra le organizzazioni locali e i sodalizi camorristici originari delle province limitrofe.
Le aree di maggior interesse dal punto di vista della presenza della criminalità organizzata restano la città di Avellino, il Vallo di Lauro al confine con Nola (NA) e la Valle Caudina a ridosso della provincia di Benevento. Ad Avellino e nei territori dei Comuni immediatamente confinanti permane il controllo del clan NUOVO PARTENIO, evoluzione del vecchio clan GENOVESE, già colpito negli scorsi anni da diverse operazioni menzionate nel precedente semestre e che ne hanno indebolito l’assetto.