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Campagna, due carabinieri uccisi: Nancy Liliano a giudizio per alta velocità. Il processo a febbraio

Due carabinieri uccisi Nancy a giudizio subito

L’accusa è omicidio stradale per la morte di due carabinieri e di un anziano, causata dall’incidente avvenuto a causa dell’alta velocità, senza aggravanti, ma con responsabilità per la perdita di controllo del veicolo.

Due carabinieri uccisi: Nancy Liliano a giudizio per alta velocità

L’accusa è di omicidio stradale per la morte di due carabinieri in servizio presso la stazione di Campagna e di un uomo anziano a seguito di un incidente. Si tratta di omicidio stradale senza aggravanti, ma con la responsabilità di non aver controllato il veicolo a causa dell’alta velocità. La procura di Salerno ha chiesto e ottenuto dal gip il giudizio immediato per Nancy Liliano, che sarà celebrato davanti a un giudice monocratico, in quanto il reato contestato non prevede un collegio. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Mattino.

Undici le parti civili riconosciute, tra cui il maresciallo Paolo Volpe, che la notte del 6 aprile dello scorso anno era alla guida della gazzella contro cui si schiantò la Range Rover della Liliano, rimanendo gravemente ferito. Inoltre, ci sono i familiari delle vittime, i carabinieri Francesco Pastore e Francesco Ferraro, e Cosimo Filantropia, l’anziano che viaggiava nella sua auto in via Calli, luogo dell’incidente. Il decreto del giudice per le indagini preliminari elimina ogni dubbio riguardo alla guida in stato di ebrezza o sotto effetto di droghe, dato che nel provvedimento non si fa riferimento a tali condizioni.

L’inchiesta

Secondo le perizie, la Range Rover viaggiava a una velocità compresa tra i 128 e i 133 chilometri orari sulla strada che collega Eboli a Campagna. Questa velocità elevata è stata ritenuta la causa principale dell’incidente, come indicato dagli inquirenti sotto la direzione del procuratore capo Giuseppe Borrelli e del suo vicario Luigi Alberto Cannavale. La colpa contestata alla Liliano è legata alla “negligenza, imperizia e imprudenza” che l’ha portata a violare le normative del codice della strada, in particolare quelle sul superamento dei limiti di velocità, e a non adattare la velocità alle condizioni del luogo.

Il violento impatto con la Punto dei carabinieri, guidata dal maresciallo Paolo Volpe, che stava eseguendo una manovra di svolta a sinistra, è stato causato proprio dall’incapacità della Liliano di controllare il veicolo. L’alta velocità della Range Rover le ha impedito di evitare l’impatto con l’auto di servizio dei carabinieri e di ridurre la gravità del sinistro.

Inoltre, l’elevata energia cinetica accumulata dalla Range Rover, dovuta alla velocità, ha contribuito a far sì che l’auto proseguisse incontrollata nella direzione opposta, entrando nel senso di marcia opposto. Dopo aver colpito la Punto dei carabinieri, l’auto ha impattato con quella dell’anziano Cosimo Filantropia, causando anche la sua morte. Il processo inizierà a febbraio.

 

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