Il dibattito attorno alla possibilità di un terzo mandato per il governatore Vincenzo De Luca continua a essere una questione politica accesa, segnata anche dalle recenti posizioni dei vertici del Partito Democratico. Dopo il via libera formale ottenuto in Consiglio Regionale, che ha approvato una legge per consentire il terzo mandato, la segretaria del PD Elly Schlein ha ribadito la contrarietà del partito: “In Campania possono fare tutte le leggi che vogliono, ma De Luca non sarà il candidato del PD”.
Nonostante il netto rifiuto del partito nazionale, De Luca sembra intenzionato a proseguire la sua corsa per un terzo mandato, eventualmente anche senza l’appoggio ufficiale del PD come riportato dal quotidiano Il Mattino.
Campania, De Luca tira dritto per il terzo mandato
Durante la sua partecipazione a Ecomondo, evento dedicato alla green economy a Rimini, De Luca ha lanciato una stoccata ai vertici nazionali del PD, sottolineando che “sono i quartieri a decidere, non i salotti“, un chiaro messaggio rivolto alla segreteria nazionale che lo contrasta. Per la prima volta, De Luca ha scelto di trasmettere in diretta il suo discorso a Rimini attraverso i suoi canali social, al posto del tradizionale monologo del venerdì.
Nel frattempo, De Luca ha trovato il sostegno di Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva ha espresso apprezzamento per il governatore campano e ha criticato la posizione di Schlein definendola puramente politica. Renzi ha dichiarato di sostenere un ulteriore mandato per De Luca, affermando che il governatore è un “alfiere del riformismo” che ha portato avanti importanti battaglie a favore di infrastrutture e semplificazione amministrativa.
La mozione di sfiducia
A livello regionale, il centrodestra e alcuni consiglieri indipendenti hanno presentato una mozione di sfiducia contro De Luca, accusandolo di “metodi di governo inaccettabili”, facendo riferimento a dichiarazioni critiche di esponenti del PD. Tuttavia, la mozione sembra destinata a essere respinta, poiché De Luca può contare su una solida maggioranza di 34 consiglieri su 51, rendendo improbabile l’approvazione della sfiducia.
Lunedì, il Consiglio Regionale discuterà ufficialmente la mozione, ma il sostegno della maggioranza lascia poche incertezze sull’esito finale. Questa vicenda segna un nuovo capitolo nella politica campana, con il governatore che, nonostante le frizioni interne e il disaccordo con i vertici nazionali, sembra determinato a continuare la sua leadership regionale.