Scuole chiuse per allerta tsunami in Campania: dopo il violento terremoto che ha colpito la zona tra Turchia e Siria, provocando oltre 360 morti, i sindaci di alcuni comuni campani hanno disposto la chiusura delle scuole a scopo cautelativo.
Terremoto Turchia, in Campania scuole chiuse per allerta tsunami
A comunicare la chiusura delle scuole sono stati Vincenzo Cuomo ed Enzo Ferrandino, rispettivamente sindaci di Portici ed Ischia. Il primo ha spiegato: “A seguito di un’allerta meteo per possibile maremoto, comunicato a mezzo telefono dalla Prefettura di Napoli alle ore 6.15 del 6 febbraio 2023 a Portici sono chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado per il giorno lunedì 6 febbraio 2023. L’avviso è pubblicato sul sito del Comune di Portici. Seguirà ordinanza sindacale”.
Gli fanno eco le parole del collega ischitano Ferrandino: “Cari concittadini in seguito all’allerta rossa diramata dalla protezione civile regionale per possibile emergenza tsunami in seguito al terremoto in Turchia, stiamo provvedendo a chiudere in via precauzionale le scuole sul territorio comunale. Si invita la popolazione che risiede lungo la costa del nostro territorio di spostarsi ai piani superiori. Evitiamo gli spostamenti specialmente lungo le strade prossime al mare oppure pratichiamo percorsi interni. Grazie per la responsabile collaborazione”.
Medesimo provvedimento adottato da Giovanni Fortunato, sindaco del comune cilentano di Santa Marina che ha disposto la chiusura delle scuole per l’intera giornata di oggi, lunedì 6 febbraio: “Vista l’allerta rossa pervenuta dal Dipartimento della Protezione civile nazionale circa il pericolo tsunami per le coste italiane, ai fini della pubblica sicurezza, si comunica la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale per la giornata del 06.02.2023. Si invita la cittadinanza a limitare al necessario gli spostamenti dalla propria abitazione e a tenersi continuamente aggiornata sulle evoluzioni della situazione“.
L’allerta revocata
Nella notte, la Protezione Civile aveva emanato una allerta maremoto, raccomandando di “allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali.
Il maremoto consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua. L’allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un’onda di solo 0,5 metri di altezza può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti“.
Successivamente, è stato revocata l’allerta per le possibile onde di maremoto sulle coste italiane a seguito del terremoto registrato in Turchia alle 2:17.